Valderice. Porto di Bonagia, il sindaco Stabile: “il mio patto è con i cittadini”. Arriva la replica dell’opposizione

La replica "La Scelta per Valderice", del Pd e del Movimento 5 Stelle sul porto di Bonagia e non solo.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
19 Marzo 2025 13:41
Valderice. Porto di Bonagia, il sindaco Stabile: “il mio patto è con i cittadini”. Arriva la replica dell’opposizione

Pubblichiamo post del sindaco di Valderice Francesco Stabile:

Ecco quanto si legge:

“Dopo essere stati smascherati in questi anni, delle loro nefandezze ed incapacità politico amministrative, i rappresentanti del partito democratico adesso, a braccetto con i cinque stelle, lasciano presagire di voler tendere la mano alla mia Amministrazione... e chiedono con un metodo insolito, per mezzo di un comunicato stampa, "un patto per il porto". Che cosa davvero inconsueta!E' soltanto un'azione strumentale per tentare, senza averne titolo, di accaparrarsi una piccola parte di merito per tutto quello che noi siamo riusciti a fare in questi anni, per il Porto di Bonagia.È evidente che hanno preso contezza che questa volta il Porto si farà davvero!La grande mole di lavoro svolta, gli iter procedurali corretti che la mia amministrazione ha seguito, ma soprattutto, l'essere stati destinatari del finanziamento di 34.000.000 milioni di euro dei fondi F.S.C.

(Fondo Sviluppo e Coesione), risultato non certamente scontato, che ha avuto il sigillo istituzionale con la firma dell'Accordo Stato/Regione, oggi danno certezza del procedimento svolto.Tutto ciò e' stato certamente frutto di tanto lavoro e di interlocuzioni politiche costanti.La minoranza Valdericina dimostra, ancora una volta, di essere una classe politica incapace che tenta di strumentalizzare ogni cosa, distorcendo la realtà, ma soprattutto diventa nemica dei cittadini e dello sviluppo territoriale.Non mi meraviglia infatti, che per oltre 20 anni, siano riusciti a vendere soltanto fumo ai Valdericini.

Gli stessi Valdericini che per fortuna da tempo, si sono resi conto delle falle che questa classe politica ha generato, facendo perdere delle importanti opportunità di sviluppo che invece, questo territorio avrebbe meritato.Per comprendere meglio quanto accaduto in questi anni, in merito al Porto di Bonagia, basta fare la cronostoria e leggere le note ufficiali, come nel caso del Decreto Ministeriale di revoca del finanziamento di 5.600.000 euro del Patto Territoriale Trapani Nord, nota prot. n° 2242 del 12/07/2018, che esplicita come e perché sia avvenuta la revoca del finanziamento, in seguito alla scelta incomprensibile dell'allora Amministrazione Spezia, di "accantonare" deliberatamente il progetto del Porto di Bonagia, per commissionare invece al Genio Civile Opere Marittime, la redazione di uno stralcio funzionale, finalizzato a realizzare la "banchina di riva" e non più il Porto di Bonagia.Accordo firmato il 03/07/2017 dall'ex Sindaco Spezia, in cui chiedeva addirittura la realizzazione di un progetto esecutivo in 15 giorni.Una pura follia, tutto questo ha davvero dell'assurdo...Insomma un fallimento a tutto tondo!!Studiando gli atti pero', abbiamo compreso presto il perché di questa scelta scellerata.Si andava verso le elezioni amministrative del 2018 e non potevano certo presentarsi agli elettori senza una carta in mano, senza un risultato acquisito, e così hanno deciso di tentare in extremis, quella che secondo loro poteva essere la strada più breve, per dare dimostrazione di aver fatto almeno qualcosa...i soliti giochi di prestigio per incantare i cittadini, pur consapevoli che con questo atto decretavano la fine della realizzazione dell'opera infrastrutturale più importante del nostro territorio!Sarebbe bastato invece dare seguito alle indicazioni degli organi preposti, come il Ministero e l'Assessorato aveva indicato, dando riscontro alle note pervenute in cui si richiedevano delle integrazioni dall'A.R.T.A.

volte alla rimodulazione del progetto, nota prot. n° 32454 del 17.05.2016, seguendo le direttive per le misure di mitigazione e per la valutazione di incidenza ambientale, coerente con la direttiva habitat.Nota che l'amministrazione Spezia, incomprensibilmente, non ha mai riscontrato!Ma questo, l'attuale gruppo consiliare di minoranza, ai cittadini non lo dice, preferiscono sottacerlo...A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca diceva uno statista italiano.Ecco perché noi abbiamo dovuto avviare un iter ex novo, procedure che sono state possibili perseguire anche grazie all'impegno finanziario di 180.000 mila euro, a cui oggi fanno riferimento, utili per l'aggiornamento dello studio di incidenza ambientale, già conferito al professionista dal Genio Civile per le OO.MM.Siamo riusciti a mettere in piedi un progetto che era stato demolito dal Partito Democratico per negligenza, incapacità e superficialità, anche perché è doveroso ricordare che cestinare il progetto di finanza e proseguire con l'iter della messa in sicurezza, non è stata una scelta dell'allora amministrazione Iovino, come loro artatamente vogliono far credere, ma il percorso è stato tracciato ed indicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ( Provveditorato interregionale opere marittime Sicilia-Calabria) che con una nota pervenuta nel 2010 affermano chiaramente che è emersa l'impossibilita' di realizzare il porto di Bonagia, cosi come da configurazione del P.R.P.

(Piano Regolatore Portuale) in quanto troppo impattante per la presenza della prateria di poseidonia, non ritenendo cosi attuabile quel progetto, che fra l'altro, già in una prima fase era stato dichiarato antieconomico.Sono stati anni di lavoro incessante, di ricostruzione di procedure e passaggi, fino alla nota che possiamo definire di svolta, quella dell'A.R.T.A. del 24.09.2021 n° prot. 064815, con la quale l'Assessorato ha ritenuto adeguate le integrazioni fornite dalla mia Amministrazione, per cui ha comunicato la ripresa della procedura di valutazione per la realizzazione del Progetto di messa in sicurezza del Porto di Bonagia, a dimostrazione che, al contrario di quanto asserito ancora oggi dal partito democratico, il progetto di messa in sicurezza è assolutamente perseguibile ma soprattutto attuabile, dimostrazione ne è il finanziamento di 34.000.000 milioni destinato per la realizzazione dell'opera.Con le carte ufficiali non possono esserci equivoci!!E' lamapante invece, che questa classe politica valdericina, ha sempre contrastato l'azione di Governo della mia Giunta volta alla realizzazione dell'opera, basta considerare che, qualche anno fa, i Deputati Regionali del Partito Democratico, imbeccati dal PD locale, hanno presentato un'interrogazione all'allora Presidente della Regione per far revocare l'atto deliberativo n° 292 del 31 Maggio 2022, che assegnava il finanziamento per il Porto di Bonagia, prendendo come scusa che quella delibera avesse qualche vizio di forma...ma per fortuna nulla di tutto questo, soltanto le solite bugie finite in una bolla di sapone.Alla faccia della collaborazione!Dopo tutto questo mi chiedo se i signori del Partito Democratico, che oggi chiedono il coinvolgimento di tutte le forze politche, il Porto lo vogliano davvero...? Ho più di qualche dubbio!Certi soggetti, probabilmente preferirebbero vedere svanire il tutto, piuttosto che riconoscere i giusti meriti alla mia Amministrazione per avere ripreso un procedimento che era ormai seppellito.Con lo stesso piglio con cui parlano di ritardi, dovrebbero recitare il mea culpa, per il disastro che hanno causato e per l'occasione mancata di sviluppo.Oggi per fortuna le condizioni sono diverse, e fiutando la concreta possibilità che la mia Amministrazione ha di arrivare all'obiettivo, si mostrano disponibili a tendere la mano e a fare un patto.Un patto con chi...

per che cosa ?La Politica fatta per il bene del paese, è frutto di programmazione, conoscenza e approfondimento, azioni che abbiamo messo in campo in questi anni per addivenire ai risultati che oggi rivendichiamo.Siamo consapevoli di aver fatto tutto il possibile, per rimettere in carreggiata l'opera più importante del nostro territorio, per cui l'unico patto che intendiamo custodire, è quello che stiamo portando avanti con i Cittadini, che attendono di vedere la realizzazione del Porto turistico di Bonagia prima possibile.Siamo costantemente al lavoro per chiudere gli ultimi adempimenti necessari prima dell'ultimo parere Ministeriale.Ad Maiora!”

Non si è fatta attendere la replica delle opposizioni.

 “Leggendo le ultime del Sindaco di Valderice sul Porto di Bonagia, il primo pensiero che affiora è che ha ampiamente superato i limiti della decenza. Da regnante municipale quale si considera, pensa che i diritti possano essere convertiti in favori; che la variante al PRG, in corso di elaborazione della stessa, possa essere gestita smistando al Tecnico circa 150 lettere di singoli cittadini che chiedevano di cambiare la destinazione urbanistica delle loro proprietà, violando l’articolo 3 della Legge regionale n°. 71/78 e soprattutto creando una disparità di trattamento fra i cittadini. Una scelta grave e inaccettabile”.

E’ diretto e frontale l’attacco di Sabrina Cucciardi PD, Massimo Di Gregorio La scelta per Valderice e Marcella Mazzeo del M5S contro il sindaco Francesco Stabile sulla politica condotta in questi anni non solo sul porto di Bonagia ma per l’intero territorio. E nella lunga nota, snocciolano punto su punto, le criticità delle scelte fatte dalla sua amministrazione. Scrivono i tre esponenti dell’opposizione: “Il Sindaco annuncia poi la fine del precariato al Comune. Annuncio al solito roboante e senza una vera anima. Infatti, saranno stabilizzati solo i Lavoratori socialmente utili (LSU) per 18 ore finanziati dalla Regione con 6.000,00 euro pro capite. Per gli altri ex precari stabilizzati, a cui si dovrebbero incrementare le ore di lavoro, si può solo sperare che non prevalga anche in questo caso la disparità di trattamento.

Annuncia da anni la messa in funzione del nuovo depuratore e gioca con i cittadini invitandoli, già a NOVEMBRE 2022 a presentare le domande di allaccio senza indicare le Vie e, adesso, senza specificare i tempi di attivazione del depuratore e dei lavori del necessario anello fognario. Considera gli abitanti di Sant’Andrea-Bonagia talmente sprovveduti da non comprendere che non vuole sborsare un solo euro per cofinanziare i lavori di completamento della rete fognaria sapendo che dal 2018 alla Regione è disponibile una posta di 1.679.000,00 euro inserita nel Patto per il SUD.

Stabile è ormai consumato dall’arroganza. Non avverte la necessità di stipulare, sul Porto, alcun patto fra le forze politiche perché il passato ha sbagliato tutto, mentre lui, che governa da Assessore e da Sindaco da circa 13 anni, sconosce la categoria degli errori in buona ed in cattiva fede. Il delirio di onnipotenza lo ha pervaso, irretito. La logica della dittatura della maggioranza e del “monarca” municipale avanza a pieno ritmo. Della serie: il popolo mi ha eletto e faccio quello che cavolo mi pare. E cosa assai più delirante è che i cittadini rappresentati dall’opposizione non sono degni di un patto perché sono brutti, sporchi e cattivi. Non sa più distinguere la verità e il confronto democratico dalle bugie e dall’arroganza del potere ottenuto per investimento divino.

Non può riconoscere che lui e l’ex Sindaco Iovino hanno fatto perdere, al Comune di Valderice, per l’azzardo dei famosi 144 metri quadrati (che dagli accertamenti sono risultati migliaia) di impatto sulla Posidonia indicati nel progetto da loro commissionato, la ragguardevole somma di 8.100.000,00 (derivanti dal finanziamento di € 5.600.00,00 del Patto Tp/Nord più i € 2.500.000,00 di finanziamento da parte dell’ex Provincia Regionale) e ben sedici anni, tutto per colpa dei loro falsi giochetti sul progetto di messa in sicurezza del Porto.

Non può e non vuole dire se, ad oggi, sono utilizzabili, o meno, gli studi e le consulenze che hanno liquidato a liberi professionisti e che sono costati alle tasche dei cittadini di Valderice circa 200.000,00 euro, comprensivi di interessi, che il Ministero ha preteso revocando il finanziamento di 5.600.000,00 euro inserito nel patto territoriale TP-Nord.

Altra cosa, assai strana, che non può riconoscere, è che i 265.000,00 euro richiesti dal Dipartimento Tecnico regionale per definire il progetto del Porto e affidare gli studi di settore, cosa che dovevano fare lui e Iovino sedici anni fa, sono rimasti incagliati nelle maglie del bilancio regionale, guarda caso nel periodo in cui Stabile percorreva le vie del trasformismo, incontrando prima Raffaele Lombardo dell’MPA, poi valutando il passaggio nella DC di Totò Cuffaro per poi approdare in Forza Italia.

Insomma, per responsabilità della politica che incarna e frequenta Stabile, sono trascorsi invano 16 mesi prima per individuare le risorse finanziarie e poi per aggiudicare la gara relativa ai servizi di ingegneria necessari a definire il progetto di messa in sicurezza del Porto. In più, altri 4 mesi serviranno ai tecnici per effettuare i lavori predetti.

Nel mentre la corsa contro il tempo, per non perdere la tanto sbandierata posta di 34 milioni di euro inserita nel Fondo di Sviluppo e Coesione, è spietata e piena di incognite.

Ecco perché i patti fra le forze politiche sono necessari quando i pesanti ritardi, le stranezze e la spregiudicatezza politica possono diventare un serio ostacolo per raggiungere obiettivi importanti per un territorio. Anche in politica, tre indizi fanno una prova.

Anche per questo, noi che volevamo e vogliamo fare il Porto, riteniamo necessario ricordare al Sindaco di Valderice che rinnovare il patto con i cittadini è un dovere, com’è doveroso dire la verità rifuggendo da sistematiche bugie, da mistificazioni, dalla sterile propaganda e da formule denigratorie e offensive nei confronti dell’avversario che rappresenta migliaia di valdericini.

La vecchia tecnica della delegittimazione non regge perché alla fine si infrange sulle false promesse, sugli errori, sulle incapacità. Amministrare un Comune non è certo cosa semplice ma scegliere di farlo con spregiudicatezza e superficialità è laicamente diabolico.

Il nostro impegno per realizzare il Porto continuerà a qualsiasi livello: vigilando e sostenendo i passaggi più delicati che riguardano il progetto e la programmazione definitiva del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027.

La buona politica ed il bene comune, prima di tutto”.

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