“Nei prossimi giorni sarà convocata l’Assemblea dei sindaci dell'ATI Trapani per discutere sulle problematiche rilevate e sulle azioni da adottare nei confronti della Regione e di Siciliacque.
Chiederemo al Prefetto di Trapani, che è sempre stato sensibile alla problematica, di essere auditi. I Comuni e i cittadini sono disponibili a fare la propria parte, ma vogliamo che la Regione Siciliana intervenga per affrontare questa situazione d’emergenza”.
È questa la conclusione di un documento sottoscritto dai sindaci Francesco Li Vigni di Partanna, Carlo Ferreri di Santa Ninfa, Vito Scalisi di Salemi, Michele Saitta di Salaparuta, Salvatore Sutera di Gibellina, Carmelo Palermo di Poggioreale, Giuseppe Riserbato di Vita, in cui rappresentano i gravi problemi idrici nei rispettivi territori comunali.
Di seguito il testo integrale del documento.
“Ormai da alcuni mesi ci troviamo ad affrontare una drammatica emergenza idrica che attanaglia il nostro territorio, una situazione grave che rischia di sfociare in emergenza sociale e sanitaria.
Sappiamo bene che la scarsità delle piogge, il basso livello di acqua nella diga Garcia e le continue rotture non consentono di soddisfare a pieno i fabbisogni delle comunità, a cui ormai da più di un anno chiediamo di razionalizzare e risparmiare l'acqua.
Adesso però la situazione è notevolmente peggiorata.
Dopo tre riduzioni che erano state operate tra dicembre 2024 e marzo 2025, ci era stato comunicato il ripristino di una riduzione che certamente avrebbe portato sollievo alla popolazione.
Ma di questo ripristino non abbiamo visto nemmeno l'ombra e i dati che risultano a Siciliacque si scontrano con una realtà totalmente diversa e a cui noi sindaci ogni giorno dobbiamo far fronte.
Peraltro, ci ritroviamo, non per nostra volontà, in una situazione di incertezza assoluta, EAS proprietaria delle reti e soggetto gestore che è in liquidazione coatta amministrativa e di fatto non esiste più, Siciliacque (per il 75% privata e per il 25% della Regione Siciliana) con cui non abbiamo alcun rapporto contrattuale ci fornisce l'acqua ma non riesce a garantire i quantitativi concordati in sede di cabina di regia a causa dei continui guasti ed interruzioni, Invitalia incaricata a dicembre dal Governo nazionale di prendere in carico la gestione della rete ma ancora non è operativa, e i Comuni, che non essendo gestori del servizio idrico né titolari della rete, pur di assicurare un diritto primario ai cittadini, si sostituiscono a chi di dovere, erogando quel po' di acqua che arriva nei serbatoi cittadini con personale proprio e facendo a proprie spese le riparazioni delle perdite idriche.
In queste ultime settimane però i disservizi del servizio idrico sono notevolmente aumentati, spesso Siciliacque ci ha avvisato di interruzioni e manutenzioni ma negli ultimi giorni sconosciamo i motivi per cui non arriva acqua ai serbatoi comunali e ciò ha comportato l’allungamento dei turni di erogazione, arrivati a più di 15 giorni, a cui abbiamo cercato di rimediare con erogazioni seppur di scarsa portata.
Nei prossimi giorni sarà convocata l’Assemblea dei sindaci dell'ATI Trapani per discutere sulle problematiche rilevate e sulle azioni da adottare nei confronti della Regione e di Siciliacque.
Chiederemo a S.E. il Prefetto di Trapani, che è sempre stato sensibile alla problematica, di essere auditi.
I Comuni e i cittadini sono disponibili a fare la propria parte, ma vogliamo che la Regione Siciliana intervenga per affrontare questa situazione d'emergenza”.
Francesco Li Vigni - Sindaco di Partanna
Carlo Ferreri - Sindaco di Santa Ninfa
Vito Scalisi - Sindaco di Salemi
Michele Saitta - Sindaco di Salaparuta
Salvatore Sutera - Sindaco di Gibellina
Carmelo Palermo - Sindaco di Poggioreale
Giuseppe Riserbato - Sindaco di Vita