​Trapani, la maggioranza consiliare approva aumento della Tari del 2,6 per cento

Documento politico per giustificare i rincari che variano tra 2,66 e 4,3 euro per il 2025

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
17 Giugno 2025 18:17
​Trapani, la maggioranza consiliare approva aumento della Tari del 2,6 per cento

La maggioranza consiliare, nella seduta del Consiglio comunale di ieri sera, ha deliberato le tariffe Tari per il 2025, e oggi ha diffuso un documento politico in cui, da un lato evidenzia il lavoro svolto dall'amministrazione comunale sul fronte del benessere ambientale, dall’altro tende a minimizzare i rincari della tassa sui rifiuti previsti per l’anno in corso.

Di seguito, il documento integrale, sottoscritto, nell'ordine, dall'assessore Emanuele Barbara e dai consiglieri comunali Marzia Patti, Alberto Mazzeo, Giulia Passalacqua, Francesco Briale, Angela Grignano, Baldassare Cammareri, Giuseppe Peralta, Claudia La Barbera, Giovanni Carpinteri, Daniela Barbara, Salvatore Braschi, Giovanni Parisi, Andrea Genco.

“L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, sin dal suo insediamento, ha avviato un'imponente politica volta ad accrescere il benessere ambientale dei trapanesi, fino al 2018 relegati a “Città con la TARI più alta d'Italia” ed addirittura con una raccolta differenziata appena sopra il 15%.

Dal gennaio 2019, grazie soprattutto alla collaborazione dei cittadini, si è registrato un costante incremento dei rifiuti differenziati, tanto addirittura dallo sfiorare nell'anno 2024 appena trascorso una percentuale di raccolta differenziata quasi del 70%.

Una TARI da oltre 600 euro a famiglia, per una media di 3 utenti residenti in un appartamento di 100mq sono ormai un lontano ricordo, così come gli incendi lungo le discariche che riempivano la nostra città in tutti i suoi quartieri, nessuno escluso, in un contesto nazionale dove a prescindere dallo sforzo straordinario degli uffici, che contrastano l'evasione con profitto, i problemi non mancano tanto in ordine ai costi legati allo smaltimento dell'indifferenziato, quanto alle discariche ed alla necessità di portare i rifiuti anche fuori dai confini della Regione Siciliana. Nel dettaglio, è proprio l'amministrazione Tranchida a segnare il passo in Sicilia, con due dati importantissimi: oltre 50 punti percentuali in più di raccolta differenziata in appena un biennio e calo importante della TARI tra il 2019 ed il 2022, al quale nell'ultimo biennio ha invece fatto seguito un leggero incremento derivante dall'esplosione dei costi per trattamento e smaltimento dei rifiuti.

Nel 2019 e nel 2020, come si ricorderà, si riusci a diminuire la TARI del 10% per ogni anno, così come nel 2021 dove vi fu un'ulteriore diminuzione del 4%. Accusare dunque questa Amministrazione Comunale di mettere le mani nelle tasche dei trapanesi, non corrisponde dunque a realtà, dato che finché si è potuto continuare a diminuire, non vi è stata esitazione alcuna e, specialmente nel periodo della pandemia Covid19, si è agevolato con ogni mezzo il cittadino contribuente. Quest'anno, nell'ambito delle tariffe TARI 2025, si registra una sostanziale situazione invariata rispetto al 2024, diversamente da molte altre città italiane dove si stanno approvando incrementi spropositati della TARI derivanti da precedenti costi coperti per meno del 50% dalle entrate Tari e per il resto a carico dei bilanci comunali, situazione non più consentita da ARERA.

Proprio il Comune di Trapani, virtuoso in tal senso, dopo un incremento dei costi del 9,6% dello scorso anno, è riuscito a fermarsi ad appena il 2,6% per l'anno 2025, a riprova dell'ottimo stato dei conti nonché dei continui maggiori accertamenti in entrata grazie al lavoro della SOGET. Parimenti, non corrisponde al vero che non vi siano esenzioni previste dai regolamenti comunali: chi vive da solo gode di uno sconto lineare del 10% e chi è proprietario di una seconda casa usufruisce addirittura di un -30% sull'importo da pagare.

A partire dal 2025, inoltre, in seguito al DPCM del 21 gennaio 2025, si genera in automatico uno sconto del 25% per tutti quei nuclei con ISEE fino a 9530€, limite che si alza addirittura fino a 20.000€ per i nuclei con almeno 4 figli a carico. È dunque del tutto evidente che, nel 2025, in realtà per moltissime famiglie (ossia quelle più bisognose) la TARI a Trapani rimarrà invariata per quanto concerne il lavoro degli uffici comunali, subendo addirittura un decremento del 25% derivante dal provvedimento nazionale che, è doveroso dire, sarà naturalmente compensato dal resto dei contribuenti.

Nessun incremento straordinario, anzi, nel dettaglio: per nuclei composti da 1 persona, rispetto al 2024, saranno pagati soltanto 4,03€ in più nel 2025; per nuclei composti da 2 persone, si verseranno appena 3,99€; per nuclei composti da 3 persone, l'aumento è pari ad €4,05; per nuclei composti da 4 persone, l'aumento si ferma ad €3,83; per nuclei composti da 5 persone, si pagheranno 3,34€ in più; per nuclei familiari composti da 6+ persone, l'aumento rispetto al 2024 si attesta ad appena 2,66€.

Tutto ciò, in un contesto nel quale l'attuale vigente PEF – Piano Economico Finanziario – del servizio rifiuti, non solo non è stato ritoccato evitando di mettere, come già specificato, le mani in tasca ai trapanesi, bensì trovando anche economie al suo interno che hanno consentito a questa amministrazione comunale di varare appena qualche giorno fa un piano straordinario di bonifiche ambientali con le squadre di scerbatura passate da 3 a 6, oltre ad un incremento dei servizi sia di spazzamento stradale con mezzi automatici, nonché di nuovi ritiri di tipologie di rifiuti come ad esempio l'abbigliamento, con apposite giornate nei vari quartieri della città come sollecitato dall'utenza.

Il reale problema, che necessita però di un approfondimento sovracomunale, rimane la gestione dell'intero comparto dei rifiuti, con molteplici interrogativi che devono necessariamente trovare risposta direttamente da Roma. Infine, un'ultima precisazione volta a smentire dicerie per quanto concerne il comparto dei rifiuti non domestici: anche in questo caso, nessun aumento di rilievo ma appena lo 0,19% in più rispetto al 2024, sempre grazie al grande lavoro degli uffici che hanno provveduto ad accertare somme non versate o non dichiarate in precedenza, limando al massimo eventuali aumenti per fortuna non verificatisi”.

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