La consigliera comunale di Trapani Giulia Passalacqua ha scritto una lunga nota all'attenzione del sindaco di Trapani oltre che degli assessori, consiglieri e presidente del consiglio comunale. Oggetto della lettera è la richiesta di esenzione da TOSAP e TARI per le attività che hanno chiuso i battenti a causa del Covid-19. Ve la proponiamo integralmente. Egregio Sindaco di Trapani, in questi giorni di estremo sconforto guardo con fierezza all'impegno profuso da questa Amministrazione nel fronteggiare la drammatica situazione che stiamo vivendo, soprattutto i meccanismi messi in atto per aiutare quella parte di popolazione che oggi vive una situazione di difficoltà senza precedenti, aiuti concreti che permettono oggi di garantire un pasto a chi si trova all'improvviso senza la disponibilità economica per poterselo garantire autonomamente. Questa grande vicinanza e sensibilità che l'Amministrazione sta mostrando, a mio avviso, deve anche essere profusa nei confronti di quella parte di popolazione sempre e da sempre attiva a garantire a tutti i cittadini momenti di svago e di piacere ma anche servizi.
Sono quelle attività che, a causa del necessario decreto del Presidente del consiglio dei ministri recante le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, hanno dovuto chiudere le loro saracinesche. Bar, ristoranti, estetisti, parrucchieri... commercianti ed artigiani, tante donne e uomini che nelle proprie attività hanno investito i sacrifici di una vita, persone che per amore e dedizione verso il proprio lavoro spesso rinunciano al tempo da dedicare alla famiglia, che non sanno cosa siano le vacanze, che lavorano spesso tutto il giorno per mantenere a stento l'attività, che fanno lavori duri, faticosi, con orari che sembrano far vivere una vita parallela rispetto al mondo “normale”, che vivono solamente di ciò che incassano alla giornata. Queste attività hanno bisogno di aiuti concreti, aiuti che servono per sopravvivere oggi ma anche per poter riaprire domani, aiuti che oltre che dallo Stato devono arrivare dal Comune, ognuno infatti deve mettere il suo, solo così domani sarà più facile rialzarsi.
Perché quando tutto questo finirà, quando tutto sarà andato per il meglio, tornare alla normalità significherà anche andare a prendere il caffè nel bar sotto casa, o andare a cena nel ristorante preferito, o ancora farsi coccolare dal proprio parrucchiere o dalla propria estetista del cuore; ma per fare in modo che ciò accada è necessario che la politica aiuti nella ripresa tutte queste attività e che l'Amministrazione comunale la ritenga una delle sue priorità. Questo maledetto virus ha colto tutti impreparati, non avremmo mai pensato di dover affrontare una situazione di così difficile e complicata gestione, ognuno di noi però è chiamato ad agire nel miglior modo possibile.
Chi ha un'attività farà tutti gli sforzi necessari per poter rialzarsi più forte di prima una volta finita l'emergenza, ma a mio avviso è un dovere dell'Amministrazione porgere una mano per aiutare in questa ripresa, per questo ritengo necessario che la nostra Amministrazione ponga in atto una serie di misure a sostegno del tessuto economico della nostra città, che siano anche delle azioni forti, con tutte le difficoltà che ne conseguono, ma che mirino a dare un aiuto concreto alla realtà produttiva del nostro territorio. E' necessario oggi reperire le risorse finanziarie per non pretendere alcun pagamento della TOSAP, tassa per l'occupazione di suolo pubblico, per il periodo in cui le imprese sono rimaste chiuse a causa dell'emergenza sanitaria o se il canone è già stato corrisposto prevedere l'utilizzazione a compensazione del canone eventualmente dovuto per successive concessioni. Altresì a mio avviso è necessaria l'esenzione totale dal tributo TARI, per il periodo che va dall'entrata in vigore del decreto sino alla riapertura dell'attività; del resto non si può pretendere di far pagare alle attività chiuse un servizio di cui queste non usufruiscono non producendo rifiuti. Comprendo bene che tali misure di sostegno agli esercizi commerciali ed alle attività artigianali hanno bisogno di copertura finanziaria, che il bilancio comunale ha degli equilibri ben definiti che vanno mantenuti, capisco anche che accedere ai fondi vincolati darebbe la possibilità di agire in maniera meno difficoltosa, ma egregio Sindaco oggi la scelta da fare è indubbiamente politica, è dare un segnale a chi ha un'attività e in questo momento non può che sentire un profondo sconforto.
Saper di non dover far fronte a queste due tasse fa tirare un sospiro di sollievo, seppur minimo, e inoltre, cosa non di poco conto, fa sentire che l'Amministrazione comunale c'è e che chi governa la città gli è vicino. Diverse del resto sono le città che hanno messo in campo queste forme di sostegno, in primis la vicina città di Paceco, ma anche Napoli, Almese ecc. Amministrazioni che, seppur sperando di poter contare su risorse provenienti dallo Stato e dalla Regione, hanno deciso di recuperare qualsiasi risorsa finanziaria, con tutti gli sforzi che ne seguono, per far fronte al momento drammatico che le attività commerciali stanno vivendo. Dare un segnale che faccia sentire la vicinanza al mondo produttivo trapanese, in questo triste momento, è a mio avviso indispensabile e sono certa che anche tu, che da sempre guardi la popolazione trapanese in toto, terrai nella giusta considerazione la mia proposta. E.
B.