“Ero sotto effetto di cocaina”. Si è giustificato così, di fronte agli investigatori spagnoli, il venticinquenne che ha confessato di aver brutalmente aggredito Salvatore Sinagra, riducendolo in fin di vita.
Il pestaggio è avvenuto all’esterno del bar “Sin Nombre” di Lanzarote dove il trentenne, originario di Favignana, stava trascorrendo la serata assieme ad alcuni amici. Il tribunale numero 4 di Arrecife ha disposto la detenzione provvisoria senza cauzione nei confronti del venticinquenne chiamato a rispondere di lesioni gravi.
“Ha confessato di averlo colpito, ma senza alcun motivo”, sottolinea a Prima pagina Trapani la legale della famiglia Sinagra, Donatella Buscaino. “Si tratta - aggiunge - di un balordo, un cocainomane con precedenti per violenza domestica e oltraggio a pubblico ufficiale”.
Il venticinquenne avrebbe detto di aver colpito Salvatore a mani nude, senza utilizzare alcun oggetto. "Le indagini sono ancora in corso e vedremo cosa verrà fuori dalle preziose testimonianze dei tre che erano presenti al momento del pestaggio”, precisa Buscaino.
Le immagini delle telecamere, invece, non avrebbero immortalato il momento esatto in cui è stato sferrato il pugno che ha fatto stramazzare al suolo Salvatore Sinagra che cadendo avrebbe battuto la testa contro uno spigolo, perdendo i sensi.
Il trentenne si trova ancora ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Doctor Negrin di Gran Canaria. Ha subito un intervento per la riduzione di un ematoma alla testa ed è stato necessario curare un'infezione polmonare. Accanto a lui papà Andrea, il fratello Vito e la cugina Tiziana.
“Le sue condizioni rimangono gravissime - spiega l’avvocata Buscaino - ad oggi non è stato registrato alcun miglioramento. Questa è una vera tragedia”, conclude la legale.
Salvatore, dopo aver gestito per anni un bar a Lanzarote, aveva deciso di vendere l’attività per tornare a Favignana ed aprire un residence sull'isola. Era rientrato alle Canarie per sistemare gli ultimi dettagli del trasloco. Tanti i messaggi di affetto lasciati da amici e conoscenti sulla pagina Facebook del trentenne.