Prende forma il progetto “Container museum” promosso dall'Amministrazione comunale di Paceco, che prevede la realizzazione di una galleria d’arte contemporanea all'interno di un container, adattando lo spazio interno alle esigenze espositive.Il “container museum” è stato collocato in piazza Martiri di Nassirya, di fronte alla scuola elementare Giovanni XXIII, e sarà ultimato nei prossimi giorni (presto verranno fornite tutte le indicazioni riguardanti l’inaugurazione), ma il container stesso è già un’opera d’arte per le facciate esterne realizzate dall'artista Piergiorgio Leonforte, in arte Piriongo, che curerà la direzione artistica del museo.
L’Amministrazione Grammatico evidenzia come il progetto “container museum” risponda a molteplici esigenze, a partire dalla possibilità di individuare e realizzare nuovi spazi, in questo caso dedicati e funzionali alle necessità espositive dell’arte. L’idea, sviluppata con l’assessorato all'Arte e Cultura, rientra nel più ampio progetto denominato “Museo a cielo aperto”, che mira a trasformare delle vie, dei cortili e delle piazze del paese in un museo, con opere di arte contemporanea capaci di raccontare la storia e la tradizione del paese ma al tempo stesso la modernità, prediligendo i nuovi linguaggi dell’arte e le sue molteplici forme espressive.
«Il progetto si articola in più interventi, alcuni dei quali sono già stati realizzati e altri sono in via di attuazione e pianificazione, dando seguito all'idea progettuale avviata dalla nostra amministrazione. – afferma l’assessore 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐥𝐨 𝐅𝐨𝐝𝐚𝐥𝐞 – L’obiettivo include anche la necessità di “colorare” il paese attraverso la bellezza e poter creare un nuovo dialogo e una connessione tra le diverse fasce generazionali, raccontando con il linguaggio della modernità anche le antiche storie della nostra tradizione e allo stesso tempo iniziare a raccontare una nuova storia fatta di modernità e nuova identità».«Il progetto del museo a cielo aperto intende anche dare voce ai nuovi linguaggi dell’arte, alle nuove generazioni e a quegli artisti che per molto tempo non hanno avuto possibilità di esprimersi e di plasmare il nostro territorio con nuove visioni.
– aggiunge l’assessore – Crediamo fortemente nei processi di trasformazione e cambiamento, crediamo nell'arte e nella cultura e nel loro potenziale di costruire una società che si muova nella direzione della partecipazione comunitaria, dell’integrazione e del riscatto sociale».«Il container museum è il primo tassello di questo processo di trasformazione – continua – e nel prossimo futuro sarà accompagnato da nuove azioni, capaci di trasformare gli spazi in luoghi di incontro. Lo sforzo necessario e richiesto è quello di provare a guardare oltre il muro che si erge davanti a noi e comprendere fin dove possa arrivare quest’azione, avendo la pazienza di dare al progetto il tempo di esprimersi nella sua totalità.
Il prossimo murale che verrà realizzato, racconterà in immagini la storia del nostro paese, dalla sua componente agricola sino ai nostri giorni, passando per il periodo di grande impatto culturale vissuto nel nostro territorio. In questa direzione siamo già all'opera per riportare in vita anche il vecchio museo della civiltà contadina, aggiungendo però sempre un pizzico di modernità. Questo è solo l’inizio».In conclusione, l’assessore Fodale ringrazia l’artista Piergiorio Leonforte «per il lavoro sin qui svolto e per i numerosi confronti avuti, capaci di partorire nuove e gratificanti idee artistiche e culturali».