Paceco, Carnevale all’insegna della sicurezza

Ne abbiamo parlato con il cooordinatore di Sicurezza in manifestazioni pubbliche, Tony Alestra

Claudia
Claudia Parrinello
20 Febbraio 2020 11:30
Paceco, Carnevale all’insegna della sicurezza

Tutto pronto a Paceco per la XIII edizione della carnevalata. Anche quest'anno la manifestazione che prenderà il via sabato 22 per poi proseguire domenica 23 e lunedì 24 si presenterà come un maxi evento in grado di attiraretutti gli anni migliaia di curiosi e appassionati. In casi come questo, la sicurezza è un must e le associazioni di soccorso e di emergenza sanitaria sono in prima linea per garantire a tutti i partecipanti supporto e assistenza. Per saperne di più abbiamo intervistato il Coordinatore di Sicurezza in manifestazioni pubbliche Tony Alestra, responsabile di “Emergenza & Sicurezza” che coordinerà l’evento con la squadra di tecnici. 

Come ci si prepara ad affrontare migliaia di persone e gestire tante ambulanze e personale sanitario? “Ci prepariamo circa un due mesi prima. Questo è un evento che si ripete ogni anno e, per fortuna, il fatto che si ripeta, ci permette di migliorare ogni anno quello che è il piano sanitario ed emergenza della manifestazione da sempre utilizzato. Anche se l’anno scorso abbiamo dovuto rimodulare il tutto con nuovi sistemi dovuti a nuove normative di sicurezza. Il piano è rodato da diversi anni di esperienza e l’evento viene gestito ormai da anni.

Il piano fondamentalmente è sempre lo stesso, anche se si è evoluto nel tempo grazie alla tecnologia e ai mezzi. La preparazione prevede periodiche riunioni con le associazioni di volontariato, personale sanitario, e forze dell’ordine, andando a controllare che effettivamente tutto funzioni nella maniera adeguata. Alcune modifiche organizzative- prosegue- sono state realizzate nell’ultimo mese, come il posizionamento nelle strade perpendicolari all’evento di apposite barriere New Jersey.

In questi anni abbiamo concentrato tutta la parte sanitaria in un unico Presidio Medico Avanzato (PMA) che si trova sulla via Principe Tommaso accanto la piazza e questo è da considerarsi un cambiamento abbastanza epocale. Nel percorso della manifestazione - conclude-ci saranno sia ambulanze, sia squadre a piedi sia mezzi antincendio. Il soccorso nel circuito va organizzato così per via della presenza dei carri, che sono strutture imponenti e voluminose, e di moltissime persone che assisteranno come tutti gli anni all’evento". Anche quest’anno la carnevalata sarà cardioprotetta? “Si, una squadra appiedata di volontari sarà presente tra un carro ed un altro, con zaino di soccorso e defibrillatore e ogni carro ha 2 addetti antincendio con appositi estintori.in caso di soccorso, il paziente viene portato all’ambulanza più vicina, o se può, è la stessa ambulanza che si porta al punto in cui la squadra a piedi ha soccorso la persona, viene fatta la prima stabilizzazione da parte dei soccorritori in accordi con il personale sanitario e il coordinamento.

Viene poi trasportato il paziente al PMA percorrendo delle vie di uscita dedicate esclusivamente ai mezzi di soccorso. Questa soluzione è stata adottata per permettere ai mezzi di soccorso un trasporto più rapido possibile, senza mettere a rischio la vita delle altre persone". Applicate il protocollo Maurer durante la manifestazione? "Utilizziamo quel protocollo come base. Tuttavia ormai la manifestazione e le sue peculiarità sono conosciute e negli anni hanno subito una serie di aggiustamenti, permettendo di adattare il protocollo Maurer alle esigenze che questo evento ogni hanno richiede".

A livello tecnologico, ci sono dei sistemi di comunicazione o di interscambio dati che vi permettono di avere il controllo totale di quello che avviene sul posto? "Esatto. Tutte le squadre di soccorso, ambulanze e motomedica sono dotate di un sistema che è stato creato per le maxi emergenze, ma può essere utilizzato anche in condizioni di pace, come nelle manifestazioni con il maggior flusso di persone. Si tratta della Funzione del numero unico di coordinamento, che sarà comunicato alle centrali operative 112 Nue e 118 di Palermo.

Quindi tutte le missioni possono essere gestite autonomamente dal Posto di Comando Avanzato di Coordinamento, che ha la funzione di ricevere prima le chiamate, sia se queste arrivano direttamente dal circuito o che arrivino direttamente alla centrale operativa 112". 

Claudia Parrinello

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