La tensione Usa-Iran, il “Dio Petrolio” e la “supercazzola” all’italiana…

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
08 Gennaio 2020 09:38
La tensione Usa-Iran, il “Dio Petrolio” e la “supercazzola” all’italiana…

Non si può certamente dire che a livello internazionale questi primi giorni del 2020 siano stati tranquilli, anzi proprio per niente. Nel Mediterraneo e nel vicino Medio Oriente spirano venti di guerra, si parla di spostamenti di arsenali e di truppe; niente fa presagire di buono. Due fatti molto gravi hanno portato ad un’escalation di grande tensione. L’annuncio del despota turco Receip Erdogan di voler inviare truppe in Libia a supporto del regime di Al Serraj riconosciuto dagli Europei e sotto assedio dall’avanzata dell’esercito del generale Khalifa Haftar che ormai controlla trequarti del Paese.

Il secondo fatto, ancora più grave, è l’uccisione attraverso un vero e proprio raid aereo da parte degli Usa (voluto direttamente dal presidente Donald Trump) del potente generale iraniano Qasem Soleimani; vedi la risposta missilistica dell’Iran la scorsa notte su due basi americane in Iraq che hanno provocato decine di morti fra gli irakeni. Su queste due importantissime questioni, il Governo italiano, il “Conte bis” formato da M5S-Pd-Leu non ha preso però ancora una posizione netta.

Attraverso i media è facile riscontrare lo spessore (poco) internazionale dell’Italia sia in ambito europeo che in quello internazionale, nel cosiddetto gioco delle grandi potenze. Il premier Conte, intervistato da Repubblica nelle scorse ore, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle tensioni sorte tra Usa e Iran dopo l’uccisione del generale Soleimani. Conte ha dichiarato: “La nostra attenzione deve essere concentrata a evitare un’ulteriore escalation, che rischierebbe di superare un punto di non ritorno”.

Per il premier, “è prioritario promuovere un’azione europea forte e coesa per richiamare tutti a moderazione e responsabilità, pur nella comprensione delle esigenze di sicurezza dei nostri alleati”. Ed ancora “Stiamo parlando di vicende delicate e complesse che, per essere valutate a pieno, richiedono anche informazioni di intelligence decisive per pesare tutti gli elementi”. In pratica il Premier italiano, facile prevederlo, non ha espresso un giudizio di merito sulla vicenda, da Conte soltanto risposte di “metodo”; d’altronde anche su alcune importanti questioni interne il Premier non aveva dato la stessa impressione esponendosi pertanto ai duri attacchi delle opposizioni.

Non ci nascondiamo. I servizi segreti italiani, come del resto quelli occidentali e mediorientali, sapevano del blitz Usa che ha ucciso in Iraq Qassem Soleimani. Vi era infatti la concreta possibilità da parte di Cia e Mossad (ci sarebbe stato un accordo tra i due potenti servizi segreti di Usa e di Israele), attraverso un’azione congiunta, di far fuori il potente generale iraniano uno dei maggiori protagonisti della vittoria contro l’Isis in Siria ed Iraq ed in pratica il n.2 in Iran destinato anche ad una prossima presidenza.

La sua uccisione funzionale anche nuova radicalizzazione interna all’Iran fra conservatori khamenisti e progressisti? Soleimani (come lo era Saddam Hussein) era un militare e non certamente fautore dell’integralismo islamico professato da gruppi come Al Qaida e Isis. Forse l’Iran rappresenta il nuovo obiettivo della “democrazia esportata”, a suon di bombe ed armi pseudo convenzionali, da parte degli Usa dopo l’11 settembre? Chissà che l’uccisione di Soleimani non sia legata all’inchiesta sull'impeachment, con il voto pendente al Senato, nei confronti di Donald Trump.

I due presidenti che prima di lui sono stati sottoposti a impeachment, Bill Clinton e Richard Nixon intrapresero decisioni audaci di politica estera per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica. Clinton avviò le campagne in Kosovo, bombardò Sudan e Iraq, Nixon lavorò al ritiro in Vietnam e alle aperture con la Cina. Con la tensione Usa-Iran alle stelle il processo di impeachment è destinato a passare in secondo piano. Il leader del Senato Mitch McConnell ha già annunciato che la prossima settimana farà slittare l'avvio del processo: l'aula sarà occupata a discutere della crisi iraniana.

Ma l’innalzamento della tensione sull’Iran da parte degli States potrebbe trovare anche una motivazione ben più concreta e complessa e al tempo stesso più probabile. L'Iran ha infatti di recente scoperto un nuovo giacimento petrolifero da circa 50 miliardi di barili nel sud del Paese. Lo ha annunciato lo scorso novembre il presidente Hassan Rohani. I nuovi pozzi farebbero aumentare di un terzo le riserve di petrolio greggio dell'Iran che al momento afferma di disporre di circa 150 miliardi di barili.

Il campo scoperto si trova nella provincia di Khuzestan. Ricordiamo che in questi anni l'industria energetica iraniana è stata duramente colpita dalle sanzioni statunitensi dopo il mancato accordo sul nucleare. Forse gli Usa vorrebbero stroncare sul nascere una ripresa dell’economia iraniana? Così si ritorna a parlare prepotentemente del “Dio Petrolio” già motore delle guerre negli ultimi 50 anni. Ritorna così alla mente il romanzo “Petrolio”, quello che doveva essere il testamento spirituale di Pier Paolo Pasolini, ucciso in circostanze misteriose prima ancora di potere ultimare lo stesso scritto.

Si trattava di un romanzo scomodo, una violenta accusa ai poteri che hanno influenzato la società italiana dal Dopoguerra. L’opera si apre in maniera non convenzionale: il suicidio del protagonista, Carlo, un ingegnere torinese assunto dall’Eni. Dal suo cadavere nasceranno Carlo di Polis e Carlo di Tesis, i due aspetti della sua personalità: da una parte il Carlo arrivista, integrato, ambizioso, dall’altra la proiezione del suo inconscio sregolato, erotico, in comunione con il mondo naturale.

Carlo e Karl – così viene chiamato il Carlo anticonformista – prendono due strade parallele che testimoniano l’ambivalenza del nostro Paese negli anni ‘70. Ambivalenza dalla quale, a quanto sembra, non è mai uscito… Francesco Mezzapelle    

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza