La crisi sotto rete della pallavolo. Ne abbiamo parlato con Piervito Vulpetti dell’Erice Entello…

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
12 Ottobre 2019 15:41
La crisi sotto rete della pallavolo. Ne abbiamo parlato con Piervito Vulpetti dell’Erice Entello…

«Per via dei costi, delle sponsorizzazioni che vengono meno, molte squadre non hanno presentato l'iscrizione in Federazione». Il mondo pallavolistico non conosce pace: difficile uscire da una crisi che negli anni ha toccato e si impone tutt'ora nei vertici del volley nazionale, figuriamoci per la pallavolo trapanese che si gioca più fuori che dentro al campo. Le parole rappresentano una sacrosanta verità ma una forma di appello speranzosa per il futuro. E' Piervito Vulpetti, coach della formazione della Serie D maschile dell'Entello Volley, a raccontarci di quanto sia difficoltoso mandare avanti la baracca: «L'anno scorso la D contava due gironi composti da undici e dodici squadre.

Per la nuova stagione agonistica alle porte, le società sono quindici totali nei due raggruppamenti. Per non parlare del settore femminile che quest'anno conterà tre gironi (formati in maniera risicata, ndr), a fronte dei quattro dell'anno passato». Una moria a livello di federazione ma anche dal punto di vista sportivo che scompare sempre più: «A Trapani sono scomparse il Partanna maschile che faceva la B1, il Castelvetrano che disputava la B2. Al di là delle prime squadre, avevano anche un bel numero di tesserati nei rispettivi settore giovanili.

Ne consegue il prestito o il diretto svincolo dei ragazzi. E' una crisi a cui non c'è rimedio: un po' la crisi economica famigliare, la non volontà dei ragazzi di fare sport, adeguandosi ai videogiochi. Condizioni che fanno male a noi sportivi, che ci crediamo ancora». Eppure l'Erice Entello si spende da più di 50 anni per portare quanti più ragazzini in palestra. Un lavoro certosino che continua sotto l'egida del Presidente Pasquale Tedesco: «Come fa l'Entello ad andare avanti? Rompendo le scatole agli amici per racimolare qualche gruzzolo e proponendo corsi, quasi tutte le mattine, per scuole elementari e medie dove abbiamo già cominciato.

Per maggiori informazioni, ci troveranno al PalaFunivia ogni Martedì e Giovedì dalle 17 alle 19». L'obiettivo stagionale permane quello di costruire nuovi gruppi giovanili, «soprattutto nel settore femminile con la possibilità di plasmare una squadra che competa per la vittoria della I Divisione, dopo la retrocessione dalla D. Quanto alla maschile, il proposito è quello di salvare la categoria e far avanzare le nuove leve, i quattordicenni e i sedicenni su cui lavoriamo già da un paio di anni, congiuntamente con il tecnico Giuseppe Oddo».

Oltre all'aspetto economico, si presenta un ulteriore problema fondamentale. «Ormai i giovani non sono portati a fare sacrifici. Non sono in tanti a saper coniugare gli impegni scolastici a quelli sportivi. Non appena lo studente porta a casa un brutto voto, si provvede a togliere lo sport, lo svago anziché sottrarre smartphone o quant'altro. E' un problema generazionale, e non relativo unicamente ai figli». In questo cataclisma però l'Erice Entello ha prodotto, negli anni, diversi profili interessanti, come Carla Bono e Giorgia Ruggirello, da quest'anno in prestito alla Fly Volley, società militante in Serie C; e Sofia Adragna, 13 anni,  ora alla Kondor Catania, selezione che arruola i migliori talenti siciliani.

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