Non è tardata la replica dell’Amministrazione comunale di Erice, a una nota trasmessa dal consigliere comunale Vincenzo Maltese del Gruppo Misto, riguardante un’interrogazione sul servizio di raccolta dei rifiuti.
Quello che segue, è il documento integrale diffuso dal vice sindaco Paolo Genco.
Leggo con sorpresa e disappunto quanto riportato nel comunicato stampa del consigliere Vincenzo Maltese. Una serie di affermazioni, quelle contenute nel comunicato, che non solo travisano completamente i fatti, ma rischiano anche di gettare discredito, senza alcun fondamento, sul lavoro dell’Amministrazione e degli uffici comunali.
La cifra indicata dal consigliere non corrisponde affatto alla realtà. La determina da lui citata non riguarda “un solo mese di raccolta”, come viene insinuato. Bastava leggere, riguarda due mesi - gennaio e febbraio -, ma c’è molto di più. Include infatti l’intero servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti, oltre che i costi per una grossa operazione straordinaria di bonifica ambientale effettuata in via Garraffa, realizzata in sinergia con il Polo Universitario, e conclusa con la messa in sicurezza dell’area mediante l’installazione di barriere New Jersey, per evitare nuovi abbandoni.
Si è trattato di un intervento urgente e doveroso, richiesto da una situazione di degrado ambientale e sanitario che non poteva più essere tollerata, e che non può e non deve essere addebitata al Comune di Erice, ma all’inciviltà di taluni soggetti, i quali non sono mai condannati nei comunicati stampa che puntano solo a gettare discredito su questa amministrazione.
Trovo scorretto che si estrapolino numeri senza contesto per costruire narrazioni semplicistiche, ignorando volutamente gli elementi centrali del provvedimento. Ed è altrettanto scorretto che si preferisca attaccare a mezzo stampa invece di rivolgersi preventivamente agli uffici o all’amministrazione per chiedere chiarimenti e approfondimenti che, in questo caso come in numerosi altri nel passato, avrebbero evitato una brutta, bruttissima, figura.
Quanto poi alla proposta di reintrodurre un’isola ecologica mobile, tengo a ricordare che questa soluzione è già stata sperimentata nel 2019, e che l’esperimento è purtroppo fallito: scarsa partecipazione dei cittadini, mancata differenziazione dei rifiuti, costi di gestione sproporzionati rispetto ai risultati. Riproporla oggi, senza analizzare le criticità emerse allora, significa ignorare l’esperienza e rischiare di sprecare altre risorse pubbliche.
Fare opposizione è legittimo. Cercare visibilità sparando nel mucchio, sulla pelle dell’ente comunale e dei suoi lavoratori, lo è molto meno.
Noi continuiamo a lavorare con trasparenza e responsabilità. Ma di fronte a certe affermazioni è doveroso fare chiarezza, per rispetto verso i cittadini e verso chi ogni giorno si impegna per mantenere Erice pulita e vivibile.
Il Vicesindaco Paolo Genco