CGIL: I numeri della crisi nel settore dell’edilizia in provincia di Trapani, la Fillea lancia l’allarme

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
27 Febbraio 2019 12:51
CGIL: I numeri della crisi nel settore dell’edilizia in provincia di Trapani, la Fillea lancia l’allarme

Il segretario della Fillea Palmeri: “Opere per 500 milioni di euro ancora non realizzate. Chiediamo al Prefetto un incontro con gli Enti appaltanti per conoscere i tempi di avvio dei cantieri”. I sindacati si preparano per lo sciopero generale del 15 marzo Si fa sempre più preoccupante la crisi nel settore dell’edilizia in provincia di Trapani e i sindacati si preparano allo sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni, in programma il prossimo 15 marzo a Roma, per chiedere misure in grado di rilanciare il settore.

I dati della cassa edile, raccolti dalla Fillea Cgil di Trapani, sono impietosi e fotografano una realtà dove le imprese chiudono i battenti, dove i lavoratori continuano a perdere il lavoro, dove la massa salariale diminuisce e gli infortuni sul lavoro non si arrestano. Se al 31 dicembre del 2017 nel territorio trapanese le imprese attive erano 1406 a un anno esatto di distanza sono scese a 1246, subendo una contrazione pari all’11, 48 per cento. In calo anche l’occupazione: nel 2017 i lavoratori delle costruzioni erano 4738 a fronte dei 4337 del 2018, con una riduzione occupazionale dell’8,46 per cento.

Massa salariale in calo del 5,41 per cento: nel 2017 ammontava a 28.216.337,00 mentre nel 2018 a 26.689.594,00. A parlare di una “situazione drammatica” è il segretario provinciale della Fillea Cgil di Trapani Enzo Palmeri.  “Il settore - dice - è in caduta libera. Chiediamo maggiori controlli nei cantieri per contrastare il lavoro nero e irregolare e per prevenire gli infortuni sul lavoro che hanno assunto dimensioni preoccupanti considerato anche che una parte di essi non viene denunciata proprio perché a essere coinvolti sono lavoratori irregolari”.

Per riattivare il lavoro e l’occupazione la Fillea Cgil ritiene indispensabile che gli enti pubblici appaltanti avvino le opere già cantierabili. “Da oltre cinque mesi – dice il segretario Palmeri – attendiamo che la Prefettura convochi un incontro con gli Enti appaltanti, ovvero con i Comuni, con l’Asp, l’Anas, l’Rfi e lo Iacp, per fare il punto sul mancato avvio dei cantieri già finanziati con i fondi del patto per la Sicilia che, in provincia di Trapani, ammontano a 500 milioni di euro.

Il settore delle costruzioni – prosegue - non può più attendere ed è necessario conoscere i tempi di avvio dei lavori delle opere pubbliche. Oggi più che mai – conclude Palmeri -  occorre un piano straordinario per la manutenzione delle strade e dei viadotti. Al Governo diciamo che difendere e rilanciare il lavoro e il settore delle costruzioni vuol dire rilanciare l’intera economia del Paese”. Intanto la Fillea Cgil, insieme ai sindacati di categoria, si prepara allo sciopero generale dei lavoratori delle costruzioni che si terrà, il 15 marzo alle 9,30, con una manifestazione in piazza del Popolo a Roma.

“Lavoro, investimenti, ripresa e futuro” è quello che chiederanno i sindacati al Governo nazionale e ai Governi regionali per rilanciare il Paese attraverso i finanziamenti che consentano di sbloccare le grandi opere pubbliche. In preparazione dello sciopero nazionale la Fillea Cgil di Trapani ha convocato per il primo marzo, nella sede del sindacato in via Garibaldi 77, l’assemblea generale dei propri iscritti. [gallery link="file" size="medium" ids="19878"]  

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