“Una punta di Sal”. Tutti insieme, appassionatamente, per Mazara?

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
04 Gennaio 2021 10:40
“Una punta di Sal”. Tutti insieme, appassionatamente, per Mazara?

Quattro deputati, un ministro e un assessore regionale. Per un città di 52 mila abitanti è tanto perché sia a Roma che a Palermo, Mazara è ben rappresentata. Nella storia della città non era mai successo di avere una così  ricca delegazione parlamentare sia a livello nazionale che regionale. Toni Scilla, con la sua nomina ad assessore all’Agricoltura e Pesca Mediterranea ha acquisito per la città, un’altra importante carica, questa volta regionale, dopo quella del grillino Alfonso Bonafede, ministro alla Giustizia del Governo Conte; senza contare i vari deputati nazionali, da Vita Martinciglio (deputata nazionale del M5S) a Giorgio Mulè (nato a Caltanissetta ma residente a Mazara fin da piccolo, eletto fra le fila di Forza Italia alla Camera dei Deputati in Liguria, nel collegio di Sanremo), a Caterina Licatini (deputata nazionale del M5S eletta nel collegio di Bagheria ma nata a Mazara) ed infine il deputato regionale Sergio Tancredi (ex M5S).Di questi sei, gli eletti dal popolo mazarese sono due: Vita Martinciglio e Sergio Tancredi, due, come abbiamo visto, sono stati eletti in altri collegi, gli altri due, l’assessore regionale Scilla ed il ministro Bonafede chiamati dai partiti di appartenenza a ricoprire ruoli importanti e di grande responsabilità.

(in foto copertina in alto da sx Toni Scilla, Alfonso Bonafede, Vita Martinciglio, in basso da sx Giorgio Mulè, Sergio Tancredi e Caterina Licatini). Sarebbe interessante che tutti e sei un giorno potessero riunirsi attorno ad un tavolo, una sorta di conclave senza “cardinali” o “condottieri”, e riflettere sulla loro città e decidere di fare qualcosa di importante  per segnalare, alle future generazioni, il loro impegno per risollevare le sorti del luogo dove sono nati. Non mancano di certo, le cose da fare: un nuovo ruolo del porto non solo peschereccio ma anche commerciale, banchine per il diportismo, rete idrica da rifare, recupero della costa di Tonnarella, valorizzazione di Capo Feto, un grande acquario con dentro tutta la fauna del Mediterraneo per richiamare turisti e tanto altro.

I sei possono incidere notevolmente sul futuro della città perché conoscono leggi, regolamenti e dove trovare finanziamenti  per dare un volto nuovo a Mazara, bella ma senza identità. L’incontro potrebbe essere un “sogno”, in concreto forse irrealizzabile ma i sogni a volte si realizzano. Occorre volere e capacità. Tutto questo per dire anche che un  tempo la “Politica” aveva il compito e il dovere di indicare soluzioni e di trovare risposte; oggi la “politica” vive indicando nemici, spesso e volentieri anche immaginari, e facendo domande.

La Politica è il più alto compito che un uomo (o donna, ovviamente), possa assolvere e lo deve svolgere con completo senso di servilismo verso l’interesse del Paese, non verso un partito, verso la pancia degli elettori, verso una piattaforma web, o nell’interesse personalistico. Oggi giorno siamo riusciti ad elevare a “valore” politico la caccia alle streghe, cioè al nemico, l’indicare sempre e comunque un oscuro avversario che trama nell’ombra contro, abbiamo elevato l’ignoranza, sdoganandola dai bar, dalla piazza, abbiamo azzerato il valore culturale, il merito e la competenza, dando parola a chiunque, soprattutto su argomenti e questioni di cui non sanno niente. Abbiamo scelto di inseguire la mediocrità, come panacea per non mostrare le nostre mancanze e abbiamo criminalizzato il talento e il merito, poichè evidenzia la nostra incapacità.

La “Politica” doveva inseguire l’eccellenza, doveva essere la risposta ai problemi del Popolo e del Paese, oggi la “politica” è solo uno strumento. Uno strumento per fare carriera, uno strumento per mantenere il consenso, non importa cosa di concreto si realizzi, l’importante è solo dare la percezione di fare. La politica, così come oggi la interpreta la nostra classe dirigente altro non è che una battaglia tra galli (spennati) che strillano e si beccano tra loro; rimpallandosi responsabilità, colpe, accuse… senza avere il coraggio di prendere in mano questa difficile situazione e proporre soluzioni e risposte concrete.

Non si può governare, ne fare opposizione puntando il dito e inveendo oggi contro uno, domani contro l’altro. Sparando alla cieca tanto per far rumore. Io immagino un’altra Politica: silenziosa, concreta, educata, credibile, meritocratica e competente. L’apparenza è nemica del fare. Mazara ha una importante carta da giocare perché ha sei suoi figli che vivono nei quartieri  alti della politica, sono dentro le istituzioni, perché non restare nella storia di questa città?. Quando capiterà di avere nuovamente una così forte delegazione di parlamentari, un ministro e un assessore regionale? Salvatore Giacalone

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza