Sport, memoria e impegno civile. Il Palashark, regno del basket trapanese, ha ospitato l’evento “Un canestro per la legalità”, parte integrante del programma “Non ti scordar di me”. Non una semplice partita di basket, ma un momento di riflessione in memoria di Barbara Rizzo e suoi figlioletti Giuseppe e Salvatore Asta, vittime innocenti della strage di Pizzolungo del 1985.
Le squadre della Rappresentativa Trapanese e della Nazionale Magistrati si sono sfidate sul parquet. Il basket, come metafora della vita, insegna a lottare, a non mollare mai, anche di fronte alle difficoltà più grandi. A impreziosire l'evento, la presenza, tra gli altri, di alcune vecchie glorie della pallacanestro trapanese: Ciccio Mannella, Davide Virgilio e Gus Binelli. La loro presenza ha aggiunto un tocco di emozione, ricordando a tutti come lo sport possa essere un veicolo potente per trasmettere valori positivi e un senso di comunità.
Ogni giocatore in campo, professionista o appassionato, ha portato con sé un impegno: mantenere vivo il ricordo di Barbara e Giuseppe, ma anche di tutti coloro che, come loro, sono stati travolti dalla violenza mafiosa. La partita non è stata solo una competizione sportiva, ma un atto di solidarietà e di consapevolezza, un'occasione per ricordare che la legalità non è un’opzione, ma una necessità per costruire una società migliore.
La mattinata si è aperta con un dibattito che ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni, cittadini ew Margherita Asta, figlia di Barbara e sorella di Giuseppe e Salvatore, tutti uniti per fare il punto sulla lotta alla mafia e sull'importanza di educare le nuove generazioni alla cultura della legalità. L’evento ha visto anche una dimostrazione speciale dell'ASD Granata Baskin, che ha offerto a tutti i presenti uno spettacolo di inclusività e integrazione. Ogni passaggio, ogni tiro, ogni movimento in campo ha raccontato una storia di speranza.
"Grazie all’avvocato Andrea Magaddino per aver fortemente voluto questo evento, insieme a Rino Giacalone e Margherita Asta, che ha riscosso particolare apprezzamento tra i più giovani - ha dichiarato l’assessore del comune di Trapani Emanuele Barbara. Non possiamo rimanere in silenzio davanti ad atrocità come quelle generate dalla mafia, che ha strappato ai propri cari uomini e donne innocenti, che abbiamo il dovere di ricordare ogni giorno e per i quali dobbiamo lottare sempre".