Un messaggio privato, pure sgrammaticato a ulteriore riprova della grande ignoranza di chi lo ha scritto, è stato inviato su Facebook alla consigliera comunale di Trapani, Marzia Patti: “Vecchia mia goditi ste ultime ore. Occhio a non tornare a far sul lavoro più vecchio del mondo però forse lì siete brave. Forse però. Ci aggiorniamo cucciola”.
È stata la stessa Marzia Patti a renderlo noto ieri, pubblicando uno screenshot della messaggeria, insieme a una propria riflessione: “Trapani merita rispetto. Vogliamo davvero una Trapani dove un giovane uomo può insultare una donna, una dirigente politica, insinuando ed usando parole indegne? É questo il futuro che vogliamo? Io NO! Vogliamo – scrive la consigliera – una città che discute, non che odia. Che rispetta, non che offende. Che difende le sue donne - mamme, sorelle, mogli, figlie - e non le umilia esponendole al pubblico ludibrio. Io non mi fermerò davanti a queste meschinità. E non fermerete le donne che fanno politica con passione e coraggio.Trapani merita di più!”.
È stata quasi immediata la reazione della sindaca di Erice, Daniela Toscano, con un lungo post, intitolato “𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐨𝐩𝐢𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐄̀ 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚. 𝐄 𝐯𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨”.
“Quello che è accaduto alla consigliera comunale Marzia Patti, Consigliere comunale Trapani è gravissimo. – si legge – Un messaggio privato intriso di sessismo, di odio e di intimidazione. Un atto vile che non ferisce solo una donna, ma tutte noi. E che ferisce anche la nostra comunità, il nostro modo di stare insieme, la nostra idea di politica che può piacere o meno, ma che va rispettata e il cui dissenso non può e non deve condurre a tanta bassezza. Ma tutto ha una spiegazione. Da settimane assistiamo a un linguaggio tossico, direi malato, che ha superato ogni confine del confronto civile. Linguaggio pieno di rabbia, parole velenose, insulti mascherati da critica politica. È un copione noto: si colpiscono le donne, si delegittima chi parla, si semina disprezzo per sminuire, danneggiare".
"Tutto questo è meschino. È sessismo travestito da libertà di parola. Non è sicuramente politica. Chi ha ispirato questo clima ormai irrespirabile si assuma le proprie responsabilità. E chi resta in silenzio davanti a tanta violenza verbale, soprattutto le donne, ne diventa complice. Il silenzio oggi non è neutralità: è inaccettabile consenso. Mi aspetto che chi ha alimentato tutto questo trovi almeno il coraggio di prendere le distanze, senza ambiguità. E invito tutte le donne (di ogni parte politica, in ogni ruolo) a guardare in faccia la realtà: se accettiamo che una di noi venga aggredita per il solo fatto di essere donna, domani toccherà a un’altra. E poi a un'altra e a un'altra ancora".
"Mi auguro, inoltre, che questo presunto dibattito, che è avvelenato dall'odio, si "elevi" a livello nazionale. Tutti devono sapere ciò che sta accadendo qui. A Marzia – continua Daniela Toscano – va la mia solidarietà piena, profonda, sincera. Non è sola, e non lo sarà mai. A chi pensa di zittire noi donne con la violenza verbale rispondo con chiarezza: non arretreremo di un millimetro. Perché non deve esserci posto per il sessismo, per la volgarità, per la violenza, nelle nostre città”.
Stamattina, è intervenuto con un comunicato stampa il presidente del Consiglio comunale di Trapani, Alberto Mazzeo: “Esprimo il mio più profondo disappunto e rammarico per le parole offensive e inopportune rivolte, attraverso un post su Facebook, alla Consigliera Comunale Marzia Patti del Comune di Trapani. Ogni forma di aggressione verbale, specialmente quando colpisce chi rappresenta le istituzioni, è da condannare con fermezza. Il dibattito politico deve sempre mantenersi nei limiti del rispetto e del confronto civile, fondamenti indispensabili di una democrazia sana e partecipata. A nome del Consiglio Comunale di Trapani, manifesto solidarietà piena e sincera alla Consigliera Patti e auspico che episodi simili non abbiano più a ripetersi.
Le istituzioni – continua Mazzeo – devono essere esempio di dialogo costruttivo e responsabilità pubblica, perché la cultura del bello si realizza anche attraverso le parole gentili, rispettose e inclusive che scelgono di costruire invece che ferire. Una democrazia vera non è linciaggio”
Un altro comunicato stampa è stato diffuso dalle Donne Democratiche, a firma di Giovannella Licari del Coordinamento nazionale Democratiche. “Le Donne Democratiche – si legge nel documento – non possono restare in silenzio di fronte all’impoverimento del dibattito politico nella città di Trapani. Siamo indignate e sgomente per quanto accaduto alla consigliera comunale Marzia Patti, donna democratica di grande impegno civile e politico, destinataria di parole gravemente offensive e sessiste da parte di un giovane attraverso i social. La ringraziamo per il coraggio con cui ha scelto di rendere pubblica questa vicenda: un gesto che può essere da stimolo per tante altre donne a denunciare simili comportamenti, perché solo chiamando le cose con il loro nome è possibile innescare un vero cambiamento culturale”.
“Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un preoccupante crescendo di offese sessiste rivolte a donne impegnate nella vita pubblica, a Trapani e non solo. – continuano le Donne Democratiche – Troppi uomini, invece di confrontarsi sul merito delle idee e dell’operato, credono di poter sminuire il valore di una donna colpendola sul piano personale, estetico o morale.
Uno studio recente sulle offese di genere nel linguaggio politico italiano evidenzia le categorie più ricorrenti:
Le Donne Democratiche si battono da sempre per i diritti, la parità e la libertà. La Conferenza delle Democratiche è un luogo aperto a tutte le donne — del Partito e non — che vogliono impegnarsi per costruire un Paese più giusto, in cui il rispetto e la dignità non siano mai messi in discussione. Le nostre battaglie non riguardano solo le donne: riguardano l’intera società. Andiamo avanti a testa alta, insieme”.