Riceviamo e pubblichiamo nota da parte dei consiglieri di maggioranza di Trapani.
Ecco quanto si legge:
"Se qualcuno pensa che le continue esternazioni dei consiglieri di opposizione del Consiglio Comunale di Trapani, nonché le prese di posizione volte a convocare in via d’urgenza sedute di aula sugli strumenti finanziari ci abbiano stupito, dobbiamo deluderlo. A noi non sorprendono più. Eppure abbiamo diverse volte chiarito nelle opportune sedi e dinanzi agli organi che a vario titolo legittimamente si sono interfaccaiti con l’amministrazione comunale come stanno le cose. Sarebbe più onesto che Costoro si chiedessero, ancor prima di chiederlo all’Amministrazione Comunale, cosa abbiano fatto per accellerare i termini per l’approvazione di tutti gli atti trasmessi alla segreteria del Consiglio Comunale. Noi lo sappiamo bene quello che ha fatto, nulla se non rispettare pedissequamente i termini cadenziati dalle norme vigenti o fare interventi che nulla di nuovo aggiungono al dibattito consiliare Soltanto mentendo i Consiglieri di opposizione possono sostenere una versione diversa da quella reale Invero come da sempre sostenuto i motivi dei ritardi nell’approvazione dei documenti finanziari sono altri e lo stato dell’arte ad oggi, è il seguente: il bilancio di previsione 2023/2025, seppure il Ministero dell’Interno con il decreto 28 luglio 2023 ne abbia fissato il termine al 15.9.2023, è in fase di sultimazione dell’ufficio; rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022 approvato dalla Giunta Comunale e trasmesso alla segreteria del Consiglio Comunale. Siamo perfettamente convinti che la mancata approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 costituisce un inadempimento piuttosto grave.
Ma il ritardo è stato dovuto principalmente alla conseguenza della carenza di personale che ha portato i vari uffici dell’ente a procrastinare l’attività di regolarizzazione dei sospesi di entrata e del riaccertamento ordinario dei residui, nonchè alla scissione del comune di Misiliscemi e alla difficile determinazione dell’ammontare dei crediti vantati, per i Bilanci di previsione 2022/2024 e 2023/2025, ritardi imputabili alla difficoltà a determinare in via preventiva le spese e le entrate di competenza dei due enti e i ritardi nella determinazione delle spese che sarebbero dovute dal Comune di Trapani e di Misiliscemi.
Non si può sottacere che da un lato la gestione della lunga fase pandemica ha rallentato in maniera esponenziale le attività degli uffici comunali, a maggior ragione concentrati negli adempimenti ed obblighi correlati alla tutela della sicurezza e salute pubblica (oltre che personale degli addetti) di fatto aggravando la cronica carenza di personale in servizio rispetto alla prevista pianta organica, resa ancor più critica dal sopravvenuto pensionamento e trasferimento di larga parte delle figure apicali dell’Ente (dirigenti e Posizioni Organizzative).
Dall’altro si deve ancora una volta ribadire che l’istituzione con L.R. n. 3 del 10/2/2021 del nuovo Comune di Misiliscemi (per distacco dal territorio dal Comune di Trapani) che a tutt’oggi non ha una sede propria ed un vero apparato amministrativo proprio, ha causato e continua a causare serie difficoltà ai già carenti di personale uffici del Comune di Trapani, anche nel determinare, sia in sede di previsione che di rendiconto, le entrate e le spese di competenza dei due Enti. Ad oggi, comunque, è stato adottato dalla Giunta Comunale il Rendiconto 2022 e già in elaborazione i bilanci previsionali 2023/2025 e 2024/2026.
Peraltro già il Segretario Comunale ha elaborato una propria relazione in merito alla deliberazione n. 1/2022/PRSP, di cui la Giunta Comunale ha preso atto con la deliberazione n. 434 del 20.11.2023, trasmessa alla Corte dei Conti in data 24.11.2023 con prot. n. 91841 del 21.11.2023 e altresì al Collegio dei Revisori con PEC del 24.11.2023. In ogni caso il Comune di Trapani con proprio atto approvato dal Consiglio Comunale, in assenza di un bilancio di previsione a partire dal 01.01.2024, ha rispettato i vincoli previsti dall’art.
163 comma 2 del TUEL, potendo assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelli tassativamente regolate dalla legge e quelli necessari ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente, e pertanto non potrà procedere ad impegni di spesa relativamente ad acquisizione di beni, servizi, forniture e prestazione di servizi che non rientrino “tassativamente” nelle previsioni dettate dal citato art.163 comma 2 del TUEL, evitando assolutamente l’insorgenza di debiti fuori bilancio.
Nel contempo l’’amministrazione e gli uffici competenti, stanno effettuando, senza indugio, la verifica della sussistenza degli equilibri di bilancio essendo il perseguimento degli stessi, un obiettivo imprescindibile per una sana gestione dell’ente locale".