Il primo cittadino di Buseto Palizzolo, Francesco Poma, è intervenuto ieri sera per stigmatizzare la probabile origine dolosa di un incendio divampato nel pomeriggio nel territorio comunale di propria competenza, titolando “Non è un incendio. È un attentato alla vita”.
Di seguito, il toccante testo scritto dal sindaco.
“Oggi il Bosco di Scorace, uno degli ultimi veri polmoni verdi della provincia di Trapani, stava per essere aggredito dalle fiamme.
Un incendio che non ha nulla di casuale, ma che porta la firma codarda e criminale di chi appicca il fuoco con dolo e disprezzo verso la natura, verso il prossimo, verso la vita stessa.
A questi individui, che non meritano altro che essere chiamati criminali, diciamo basta.
Avete messo in pericolo un patrimonio naturale che appartiene a tutti. Ma non solo: avete messo in pericolo vite umane.
Quelle di chi combatte in prima linea per spegnere il fuoco. Donne e uomini che con coraggio, professionalità e spirito di servizio lottano per proteggere ciò che voi, vigliaccamente, tentate di distruggere.
A nome dell’intera comunità, rivolgo un grazie commosso e sincero al Corpo Forestale di Trapani, al Corpo dei Vigili del Fuoco, all’associazione S.O.S. Valderice, e a tutti coloro che hanno rischiato in prima persona per salvare il nostro bosco.
Siete un esempio di dignità, sacrificio e amore per il territorio.
Ma oggi, da cittadino, da sindaco e soprattutto da figlio, sento il dovere di alzare la voce con forza.
Proprio ieri ricorreva l’anniversario della morte di mio padre, operaio forestale, che insieme ad altri tre colleghi ha perso la vita il 12 luglio 1979 durante lo spegnimento di un incendio a Monte Inici.
Avevo solo quattro anni. Non ho avuto il tempo di conoscerlo. Come me, altri tre bambini sono cresciuti senza un padre, strappati via da un gesto folle e irresponsabile.
Chi appicca un incendio, uccide. Uccide la natura, uccide la speranza, uccide le persone.
E prima o poi, il fuoco che oggi alimentate potrebbe travolgere anche chi vi è vicino.
Pensateci, se vi è rimasto un briciolo di coscienza.
A voi, criminali senza volto e senza scrupoli, dico questo: la nostra comunità non ha paura di voi.
Difenderemo i nostri boschi, i nostri paesaggi, la nostra storia e soprattutto la vita umana con ogni mezzo possibile, con ogni energia disponibile, con ogni voce che vorrà unirsi a questo grido di giustizia. Chi ama la propria terra non la brucia. La protegge. La onora. La tramanda”.