​Trapani. “Criticità ancora irrisolte nella sanità territoriale”

Interviene l’on. Ciminnisi (M5S) in vista della riapertura della guardia medica turistica a Tre Fontane

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
14 Luglio 2025 14:56
​Trapani. “Criticità ancora irrisolte nella sanità territoriale”

Domani sarà riattivata la postazione di guardia medica turistica a Tre Fontane, località balneare di Campobello di Mazara, chiusa fino a pochi giorni fa per mancanza di medici. Una riapertura attesa che arriva a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini e dalle pressanti richieste dei sindaci del comprensorio di Castelvetrano e Campobello di Mazara; richieste cristallizzate anche in una interrogazione presentata dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, in cui si poneva il focus sulle numerose criticità della sanità territoriale.

“Apprendo con soddisfazione – dichiara Ciminnisi – che la guardia medica turistica di Tre Fontane sarà finalmente operativa tra poche ore. Non potevamo permetterci di lasciare scoperto un litorale che in estate ospita migliaia di persone, con un incremento esponenziale della popolazione e del fabbisogno sanitario. È un primo risultato concreto, che avevamo auspicato quando abbiamo depositato l’interrogazione sui presidi di sanità territoriale, tra questi le guardie mediche turistiche”.

La deputata tuttavia sottolinea che l’emergenza resta aperta: “Non possiamo ignorare che altre criticità rimangono irrisolte, come la chiusura a intermittenza delle guardie mediche di Trapani ed Erice Casa Santa. Sono mesi – prosegue Cristina Ciminnisi – che riceviamo segnalazioni da cittadini che si trovano costretti a rivolgersi a presidi lontani, spesso senza mezzi e in situazioni d’emergenza”.

La deputata del Movimento 5 Stelle torna a chiedere un intervento strutturale da parte dell’Assessorato regionale alla Salute: “Non possiamo più rincorrere le emergenze. Serve un piano serio e duraturo per garantire la continuità assistenziale in tutta la provincia. Non basta riaprire una postazione sotto pressione, bisogna affrontare le cause della crisi: carenza di personale, bandi poco attrattivi, questioni legate alla sicurezza dei locali che ospitano i presidi sanitari, totale assenza di programmazione. La salute dei cittadini non può dipendere dalla stagione né dal codice postale”.

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