​Trapani. Contrasto al riciclaggio di veicoli rubati, “giro di vite” della Polizia stradale

Venti mezzi sequestrati e decine di indagati tra rivenditori, meccanici e operatori del settore

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
29 Marzo 2025 13:06
​Trapani. Contrasto al riciclaggio di veicoli rubati, “giro di vite” della Polizia stradale

“Un articolato e complesso iter criminale” è stato ricostruito e individuato in circa sei mesi di indagini da parte della squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Trapani, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania, nell’ambito di un’inchiesta riguardante il riciclaggio di veicoli di provenienza furtiva, immessi sul mercato dopo l’alterazione dei dati di costruzione.

Gli accertamenti hanno portato al sequestro complessivo di venti veicoli, tra autovetture, furgoni e autocaravan, con altrettanti documenti di circolazione, fascicoli e targhe, nelle province di Trapani e Catania.

Questi risultati sono stati resi noti oggi, con una nota diffusa dalla Questura di Trapani, con la comunicazione della chiusura delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria.

L’attività investigativa ha riguardato operatori nei settori della rivendita e noleggio di veicoli, centri di revisione, officine meccaniche e carrozzerie per auto, agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche nelle due province.

“L’attività ha avuto origine l’autunno scorso grazie a taluni accertamenti effettuati di concerto con il servizio Motorizzazione Civile di Trapani nel corso dei quali – si legge nella nota – il personale della Polizia Stradale ha individuato un camper, acquistato in buona fede da un ragazzo disabile. L’attività d’indagine portava, in un primo momento, alla denuncia a piede libero di un operatore del settore della rivendita e noleggio di veicoli”. La successiva attività investigativa avrebbe consentito di individuare l’articolato iter criminale attraverso il quale venivano riciclati i veicoli rubati; una ricostruzione tracciata attraverso analisi dei dati di un centinaio di veicoli, controlli amministrativi, perquisizioni di locali, acquisizione di documenti, esame di tabulati telefonici.

“Gli episodi di riciclaggio riscontrati sui veicoli – spiegano gli inquirenti – consistevano nell’alterazione dei numeri distintivi del V.I.N. (cd numero di telaio) sostituiti con dati di altro veicolo simile per categoria, marca e modello a mezzo di rilascio del duplicato di carta di circolazione italiana. I dati costruttivi reali rivelati identificavano veicoli oggetto di furto (perpetrati nelle provincie di Catania e Siracusa), riciclati utilizzando i dati “genuini” di veicoli regolarmente acquistati, nella maggior parte dei casi gravemente danneggiati a seguito di incidente stradale o comunque non marcianti”. Sarebbe stato inoltre riscontrato l’utilizzo di dati di costruzione relativi a veicoli provenienti dall’estero.

Il totale dei veicoli sequestrati ha un valore di circa 200.000 euro, in base alle stime medie Eurotax relative al prezzo di acquisto da privato a rivenditore.

“L’indagine – viene evidenziato in conclusione – ha consentito, sia di impedire l’immissione nel mercato legale di ulteriori veicoli in danno di ignari acquirenti (che avrebbe aggiunto ulteriori guadagni illegali fondati sul riciclaggio e commercializzazione dei veicoli stessi), sia di consentire il rientro in possesso dei beni in parola in favore degli aventi diritto, tra privati e compagnie di assicurazione”.

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