Sindrome del tunnel carpale, ne parliamo con il dottor Danilo Di Via

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
24 Febbraio 2021 13:33
Sindrome del tunnel carpale, ne parliamo con il dottor Danilo Di Via

La sindrome del tunnel carpale (STC) è una neuropatia dell’arto superiore che coinvolge il cosiddetto “tunnel del carpo”, un canale anatomico che si trova a livello del polso, in cui passano i tendini flessori delle dita ed il nervo mediano. Un aumento della pressione a questo livello, determina la patologia. Ne è affetta circa il 3-5 % della popolazione sopra i 50-60 anni, con particolare predilezione verso il sesso femminile.

Si stima che ogni anno in Italia ne vengano colpiti da 1 a 3 persone ogni 1000 abitanti. Le cause della sindrome del tunnel carpale sono molteplici e variano da quella idiopatica a quelle secondarie, tra le quali elenchiamo: infiammazione delle guaine che avvolgono i tendini flessori delle dita, pregresse fratture o lussazioni del polso, artrite reumatoide, diabete, gotta, gravidanza e lavori manuali. La sintomatologia è caratterizzata nelle prime fasi da parestesie (formicolii) intermittenti ad esordio notturno, che si esacerbano nelle prime ore del mattino, conseguenza di movimenti involontari del polso.

Questa sensazione di torpore coinvolge le prime “tre dita e mezzo“ della mano sul versante palmare (territorio di innervazione del nervo mediano) e via via che la patologia avanza la sintomatologia da intermittente tende cronicizzare. Nelle fasi più avanzate oltre al dolore e formicolio, cominciano a comparire deficit motori, che coinvolgono le dita, la forza prensile diminuisce e cominciano a cadere oggetti dalle mani. Negli stadi molto avanzati si può addirittura arrivare a ridurre la capacità di afferrare saldamente gli oggetti, ed avere una pseudo-paralisi della mano.

La diagnosi è spesso clinico-anamnestica, coadiuvata da un’attenta valutazione del polso e della mano del paziente. Si può valutare la sensibilità delle prime tre dita, e visionare la troficità dei muscoli del pollice. In secondo luogo alcuni test provocativi, possono scatenare la sintomatologia compressiva, come il test di Phalen, quello di Tinel (fig. in basso). Il primo si esegue facendo porre al paziente le mani una contro l’altra a livello del dorso con le dita rivolte verso il basso, l’aumento di pressione a livello del polso provoca la comparsa di parestesia in presenza della STC.

Il secondo test, di Tinel, si esegue percotendo il decorso del nervo mediano, se presente una sofferenza, viene avvertita una sensazione di “scossa. Nei casi dubbi o in cui si voglia acquisire un dato strumentale, è indicato lo studio della conduzione nervosa, tramite l’elettromiografia. Il trattamento varia in base allo stadio della malattia, nelle fasi iniziali si può tentare un approccio conservativo, con l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, integratori neurotrofici, l’applicazione di un tutore al polso da indossare nelle ore notturne e degli esercizi di stretching del polso.

Nelle fasi più avanzate invece o quando fallisce l’approccio conservativo, la chirurgia rimane l’unica soluzione. L’intervento consiste nell’andare a sezionare il legamento trasverso del carpo, che rappresenta il tetto del tunnel carpale oltre che l’unica componente “molle”, sezionandolo viene a diminuire la pressione a livello nervoso e la sintomatologia tende a migliorare. Tale intervento può essere eseguito o a cielo aperto o in endoscopia, entrambe le tecniche garantiscono un ampio successo di trattamento.

Il recupero post-operatorio delle normali attività varia dai 2 ai 3 mesi. Va però ricordato che il timing di esecuzione dell’intervento è fondamentale, in quanto se eseguito in fasi già avanzate, dove il nervo si trova già in una fase degenerativa, il recupero è molto limitato e pertanto scomparirà soltanto il dolore, non il deficit motorio. Pertanto la sfida dell’ortopedico è quella di valutare la fase di malattia ed in base a quella suggerire il corretto trattamento. Dott.

Danilo Di Via Medico specializzando presso: Università degli Studi di Catania Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche Sezione di Ortopedia e Traumatologia Direttore: Prof. G. Sessa Direttore di scuola: Prof. V. Pavone Ricercatore: Prof. G. Testa

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