Mazara, reparto covid presso l’Ospedale “A. Ajello”: iniziati già i lavori (senza nessun confronto). Città senza un “padrino politico”?

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
18 Settembre 2020 08:07
Mazara, reparto covid presso l’Ospedale “A. Ajello”: iniziati già i lavori (senza nessun confronto). Città senza un “padrino politico”?

Nervoso, infastidito ma determinato a fare il possibile per ottenere chiarezza e rassicurazioni in merito alla recente decisione dell’Assessorato regionale alla Salute e dell’Asp di Trapani di realizzare nell’ospedale “A. Ajello” di Mazara del Vallo un reparto Covid-19 e di malattie infettive. E’ apparso così il sindaco Salvatore Quinci rispondendo alla domanda del sottoscritto ieri mattina in apertura di una conferenza stampa relativa alla nuova gestione della raccolta dei rifiuti in Città.

Il primo cittadino mazarese non ha certamente preso bene di non essere stato preventivamente sentito in merito al piano previsto dall’Assessorato regionale alla Sanità, comunicato agli organi di stampa soltanto qualche giorno fa, ma ancor più dalla Direzione Generale dell’Asp di Trapani che ha in pratica iniziato i lavori per l’allestimento del reparto covid presso l’ospedale mazarese. Il sindaco Salvatore Quinci ha reso noto che ha già interloquito con il Commissario dell’Asp Zappalà chiedendo un impegno pubblico della stessa Asp affinché: l’eventuale attuazione di questa decisione non incida sulla qualità e piena operatività degli altri reparti  sia in termini di personale che di attrezzature; i percorsi siano in piena sicurezza; venga escluso che nel caso di aggravamento della seconda ondata Covid tutto l’ospedale di Mazara diventi ospedale Covid o vi sia un incremento che danneggi gli altri reparti.

“Nel corso di un sopralluogo – ha spiegato il Sindaco – ci sono state date assicurazioni ma abbiamo chiesto che gli impegni e le rassicurazioni siano presi pubblicamente di fronte alla città e siamo pronti ad opporci con forza e ad alzare le barricate se si andrà in una direzione diversa”. Da notizie assunte il reparto Covid dell’Ospedale Ajello sarebbe già in fase di allestimento. Certo è davvero strano, ed inquietante, che dalla comunicazione di un piano regionale previsto nel caso di un progressivo aumento dell’emergenza covid-19 si è passati repentinamente, saltando anche qualche doveroso passaggio istituzionale (il Sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini), all’allestimento del reparto covid Il reparto covid dell’Opsedale “A Ajello” prevede 12-13 posti letti e 2-3 di terapia intensiva, sarà allocato al secondo piano con ingresso separato e dedicato; pertanto saranno  spostati al primo piano il reparto di endoscopia e tutti i laboratori che lì si trovano attualmente.

La vicenda –da quanto ha detto il sindaco Quinci- è ancora oggetto di interlocuzioni ma onestamente ci sembra (da qui l’amarezza espressa dallo stesso Sindaco) che purtroppo, ancora una volta, la Città, tutta, sia stata scavalcata da decisioni prese dall’alto senza confronto fra le parti; in merito alla possibilità del reparto covid erano pronte contro proposte alternative, vedi in primis anche quella della IV Commissione consiliare che aveva indicato la struttura distaccata di via Livorno, l’ex area di Emergenza-Urgenza, nella qualke tarda ancora la dislocazione degli ambulatori di via Tranquillina e via Castelvetrano, ed oggi utilizzata soltanto quale ricovero per le autoambulanze del 118.

Sarebbe interessante capire come la pensano  in merito a questa strana accelerazione per il reparto covid mazarese gli estimatori mazaresi  dell'assessore regionale Ruggero Razza e simpatizzanti al tempo stesso dell'Amministrazione Quinci. Abbiamo l’impressione che Mazara del Vallo paghi, come già avvenuto con l’annosa questione dragaggio del porto canale (ma anche su altre tematiche relative allo sviluppo strategico della Città), la mancanza (al contrario di realtà viciniore, più grandi e più piccole) di veri “padrini politici” che possano alzare la voce o quantomeno interloquire, seriamente, con le istituzioni regionali e nazionali per difendere gli interessi dei cittadini.

Francesco Mezzapelle    

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