L'aumento delle tariffe della Tari è dovuto all'incremento dei costi per il servizio dei rifiuti, soprattutto per via del trasferimento dell'indifferenziato alla discarica di Lentini.
A spiegarlo è Emanuele Barbara, assessore comunale all'Ambiente dopo che la Giunta ha approvato l'incremento delle tariffe della Tari sia per le utenze domestiche (dall'1,5 all'8,5%) sia per quelle non domestiche (il 15%).
"Abbiamo approvato il Piano economico finanziario sui rifiuti e, successivamente, la rimodulazione delle tariffe Tari per il 2024 sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche - spiega Barbara -. Il Pef ha subito un incremento nell'ammontare dei costi totali, derivante essenzialmente dal fatto che il costo per la gestione dei rifiuti è ormai divenuto quasi insostenibile soprattutto per l'indifferenziato con l’aggravio dei costi per il trasferimento a Lentini. La Regione ha stanziato 50 milioni per tutti i Comuni e a Trapani sono stati destinati appena 172 mila euro. Di conseguenza, il Pef ha superato i 18 milioni di euro e, su questa base, vanno rimodulate le tariffe Tari che, conseguentemente all'aumento del Pef, subiscono un rialzo di circa il 15% per le utenze commerciali e in una forbice tra il 2 e il 9% per le utenze domestiche in base al numero di persone che abitano la casa, in media il 6%".
In altre città la Tari ha avuto incrementi maggiori, e Barbara lo sottolinea. "Per quanto ci sia, purtroppo, un aumento della Tari per noi è imprescindibile fare questa manovra, coscienti del fatto che siamo riusciti a contenere i danni in quanto ci sono comuni dove la Tari è cresciuta anche del 30%".
Alla base dell'aumento, quindi, c'è lo stop alla Trapani Servizi e il trasporto dei rifiuti a Catania. "Il costo del trasferimento dell’indifferenziato a Catania ha fatto crescere il Pef. Basti pensare ai costi di trasporto. E poi, mentre la Trapani Servizi è una nostra società, a Lentini, evidentemente, siamo trattati alla stregua di tutti gli altri Comuni. È chiaro che con la riapertura della Trapani Servizi, calendarizzata per l'uno agosto, contiamo di rispettare i limiti indicati dal Pef e, quindi, di riportare determinati costi al ribasso. Ma per questa parte del 2024 i costi sono lievitati in modo esponenziale e siamo passati da meno di 200 euro a tonnellata a più di 400 e, di conseguenza, l’aumento della Tari deriva anche da questo".
Nonostante l'aumento, l'amministrazione ha cercato di venire incontro ai cittadini, diminuendo uno dei valori della Tari. "Le tariffe sono composte da una parte fissa e una variabile e, per le utenze domestiche, abbiamo cercato di venire incontro alle famiglie, con una riduzione. I nostri uffici, unitamente alla Soget che fa delle proiezioni, hanno cercato di trovare la quadratura tra costi fissi e costi variabili, ma siamo coscienti che, purtroppo, ci sarà un aggravio derivante dall’innalzamento dei costi".