La consigliera comunale di Trapani del Movimento 5 Stelle continua le sue battaglie e rilancia sugli sversamenti in mare.
Non ci sono dubbi. Francesca Trapani é colei che, più di chiunque altro, fa opposizione al Governo cittadino guidato da Giacomo Tranchida. Molteplici sono infatti le battaglie portate avanti, dai campi sportivi agli sversamenti di liquami in mare, passando per la spazzatura in strada, i servizi sociali e molto altro ancora.
L'ultimo "scambio di opinioni" con Dario Safina, assessore della Giunta Tranchida, risale proprio a ieri. Dopo i ripetuti contrasti con un altro componente dell'amministrazione (Ninni Romano), la consigliera pentastellata é tornata a tuonare duramente a proposito degli sversamenti in mare che sarebbero avvenuti nelle ultime ore. Tutto smentito da Safina, secondo cui si sarebbe invece trattato di un accumulo di acqua piovana proveniente dalla vasca di raccolta di via Tunisi. Lo scontro si accende quando la Trapani afferma che il comune non avrebbe inviato al governo nazionale le carte relative al progetto di ammodernamento della rete fognaria, scatenando le ire di Safina che smentisce la consigliera invitandola a tacere.
Al di fuori della singola questione, é necessario un ragionamento politico: Francesca Trapani é il punto fermo dell'opposizione alla maggioranza "bulgara" presente in Consiglio Comunale, ruolo riconosciutole anche da quella parte di cittadinanza in antitesi alla politica portata avanti dal Sindaco Tranchida. La sua posizione, sempre più rilevante, sembra ormai presagire l'avvio di un percorso che possa portare la portavoce 5 stelle ad ambire a qualcosa di più, magari nell'estate del 2023 contro Giacomo Tranchida.
