Un dibattito interessante e molto attuale quello scaturito ieri sera in occasione della presentazione del nuovo giallo di Tiziana Maiolo "Delitto al Pirellone" presso La Camparia di Favignana.
Presenti: Caterina Lo Piccolo, avvocato; Maurizio Miceli, avvocato; Stefano Pellegrino, Avvocato e Deputato ARS Introduzione di Francesco Forgione, Sindaco dell'arcipelago delle Egadi."In questo giallo affronto il tema della giustizia"- introduce l'autrice Tiziana Maiolo -, "delle false piste, delle 'marchette' giornalistiche, della complicità dei PM con la stampa: è così che nasce l'ingiustizia. I PM sono d'accordo con i giornalisti che sposano la prima ipotesi e non la abbandonano più, anzi, cercano prove a sostegno.
La capacità di indagare ad ampio raggio non esiste e si è visto soprattutto nei processi di mafia""I giudici non devono fare la morale e giudicare in modo etico i comportamenti delle persone" - aggiunge il Sindaco Forgione-. "Il loro compito è definire colpevolezza e innocenza senza pregiudizi"."Anche perché - argomenta Maurizio Miceli - "non c'è mai assoluzione per chi viene condannato mediticamente. L'etichetta rimane addosso comunque vadano i processi ".Concorda anche Stefano Pellegrino: "I giornalisti si prestano alla diffusione di notizie che facciano scoop.Interessa solo questo".L' avvocata Lo Piccolo solleva la questione delle donne e della solidarietà femminile: "Le donne dovrebbero sostenersi cosi come in questo giallo e gioire dei successi raggiunti insieme.
Un altro aspetto interessante di questo noir" - continua Lo Piccolo"- è che non e' macabro. Tiziana dimostra che si può scrivere un giallo che non sia truce e che non racconti la solita storia del commissario che indaga sul morto".