Si è aperto questa mattina ad Erice, con il saluto del vescovo Pietro Maria Fragnelli, il corso di formazione degli insegnanti di religione della Diocesi che si cimentano con l’approccio STEM. STEM è l’acronimo inglese riferito a diverse discipline: Science, Technology, Engineering e Mathematics, e indica l’insieme delle materie scientifiche-tecnologiche-ingegneristiche. A prima vista dunque un approccio che può apparire assai distante da quello curriculare dell’insegnamento della religione cattolica nelle nostre scuole se guardiamo alle discipline come territori da proteggere e non come chiavi interpretative per sostenere il percorso di conoscenza e di acquisizione di pensiero critico degli studenti valorizzando le alleanze ( e non le distanze) tra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia.
Il corso intende proporre dunque un approccio multidisciplinare e integrato per mettere in dialogo – come dice l’equipe dell’Ufficio diocesano IRC formata da don Nino Catalano, Erasmo Miceli e Cettina Giannone – l’insegnamento della religione cattolica con la cultura scientifica.
Il corso si articola in diverse sessioni tra la Chiesa di San Giovanni e la sala Santa Chiara del Seminario vescovile e si chiuderà domani sera. E’ guidato dal formatore STEM Vito Scozzari. Per segnalare il dialogo tra scienza e fede una delle sessioni formative si tiene presso il Centro di cultura scientifica Ettore Maiorana luogo simbolo dell’alleanza tra scienza e fede suggellata dalla visita di San Giovanni Paolo II l’8 maggio del 1993.