Sono in carcere dallo scorso agosto, da quando sono stati bloccati dopo un inseguimento iniziato a Misiliscemi e concluso nel territorio di Monreale. Due napoletani, di 41 e 21 anni, devono ora rispondere di furto in abitazione, in relazione a una parte della refurtiva che venne trovata nell’auto della fuga, dai carabinieri che li bloccarono.
I militari della Compagnia di Trapani, col supporto dei colleghi di Napoli che materialmente hanno notificato il provvedimento in carcere, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura, nei confronti dei napoletani
Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Fulgatore, condivise dall’autorità giudiziaria, hanno consentito di acquisire “gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in merito a due furti in abitazione commessi nella frazione di Napola (in territorio comunale di Erice, ndr) nei primi giorni di agosto. Nel primo episodio – raccontano gli investigatori – i due si sarebbero introdotti all'interno dell’abitazione, mediante effrazione della porta di ingresso, asportando denaro e monili in oro per un valore di oltre 1.500 euro, mentre nel secondo episodio avrebbero asportato oggetti di bigiotteria".
Tra la refurtiva rinvenuta in occasione dell’inseguimento e dell’arresto, sarebbero stati trovati diversi monili in oro appartenenti alle famiglie di Napola che avevano denunciato i furti.
Il nuovo ordine di carcerazione è stato notificato nel penitenziario di Secondigliano (Napoli).