«Oggi è una bella giornata per la Sicilia, perché finalmente si avvia un percorso all'Ars tanto atteso, quanto necessario: quello sul disegno di legge in materia di educazione sessuale e affettiva presentato dal Movimento 5 Stelle». Lo ha dichiarato il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri.
«Su mandato della V commissione parlamentare - dice Sunseri - gli uffici predisporranno l’unificazione del testo con un disegno di legge di analogo contenuto presentato dal Partito Democratico, così da avviare un percorso condiviso e coordinato».
«Siamo molto soddisfatti — prosegue Sunseri — che un lavoro costruito con il contributo delle parti sociali, degli esperti del settore e di chi ogni giorno si impegna nella formazione e nella tutela dei giovani, possa finalmente iniziare il suo iter in commissione, insieme all’onorevole Ciminnisi e a tutto il gruppo del M5S. È un passo fondamentale affinché anche la nostra regione possa affrontare in modo serio, strutturato e moderno un tema così delicato e cruciale».
Il Movimento 5 Stelle sottolinea «la volontà di vigilare affinché l’iter legislativo sia il più possibile condiviso e partecipato, con l’obiettivo di realizzare un intervento concreto e di valore, capace di rilanciare una nuova linea di istruzione e formazione su questi temi».
«Alla luce dei tragici episodi di femminicidio che continuano a colpire la nostra regione — aggiunge l’On. Cristina Ciminnisi — è doveroso promuovere un’educazione affettiva e sessuale che metta al centro il rispetto reciproco, la consapevolezza e la prevenzione della violenza di genere. Mentre a Roma si cerca di sopprimere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, noi crediamo che la Sicilia possa essere apripista di un cambiamento culturale profondo. Vogliamo una scuola che educhi, ededuchi i nostri ragazzi e le nostre ragazze a costruire relazioni sane e anche a riconoscere i campanelli di allarme. È un importante passo avanti che il Movimento 5 Stelle segna all’interno della Regione Siciliana, e ci auguriamo che possa giungere alla sua reale approvazione da parte di tutta l’Assemblea».
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