Comitato Trapani- Erice: “Trapani una città indebolita: le conseguenze della frammentazione territoriale”

“La creazione del Comune di Misiliscemi ha compromesso il peso politico e l'economia locale”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
29 Marzo 2025 17:40
Comitato Trapani- Erice: “Trapani una città indebolita: le conseguenze della frammentazione territoriale”

Riceviamo e pubblichiamo nota del Comitato Trapani-Erice.

Ecco quanto si legge:

"Siamo in una zona logisticamente strategica, sullo snodo autostradale, siamo nel cuore di un perimetro importante". Queste parole, pronunciate con tono accorato e riportate da Pamela Giacomarro su Trapani Prima Pagina, risuonano oggi come un tardivo grido di consapevolezza. Ma è ormai troppo tardi per le lamentele, per le dichiarazioni urbi et orbi.

L'ulteriore frazionamento del territorio di Trapani, voluto e favorito dall'amministrazione Tranchida con la creazione del Comune di Misiliscemi, ha reso vani i richiami del Sindaco. Le lacrime di coccodrillo, sue dei suoi stretti collaboratori, non possono più nascondere la miopia politica che ha portato a questa situazione.

Oggi, Trapani si trova a dover accettare decisioni calate dall'alto, senza poter opporre resistenza. La frammentazione del territorio ha indebolito la sua voce, rendendola incapace di far valere le proprie ragioni.

Le conseguenze di questa scelta politica sono ormai evidenti:

  • Perdita di peso politico: sia a livello provinciale che regionale e nazionale.
  • Difficoltà nella gestione dei servizi essenziali come trasporti (porto e aeroporto), rifiuti e sanità.
  • Danno economico: già oggi la frammentazione del territorio sta scoraggiando gli investimenti e danneggiando l'economia locale.

Se i nuovi imprenditori locali lasceranno la città in balia di se stessa le responsabilità saranno chiaramente imputabili ai pochi, noti, che si fanno belli a spese dei cittadini e del territorio. A quasi tre anni di mandato, che sommato al precedente fanno 8, Tranchida sta dimostrando tutta la sua incapacità a gestire la cosa pubblica; cosa ben diversa dal tirare i fili dei suoi “pupi”, cosa in cui è maestro.

È tempo di smettere di piangere sul latte versato e di concentrarsi sul futuro. Trapani deve trovare nuove strategie per far sentire la propria voce e per tutelare i propri interessi, ovviamente con una nuova classe dirigente.

La nostra Associazione ha le soluzioni e il capitale umano, ma molto deve essere fatto. Purtroppo interessi personali minano lo sviluppo del territorio, solo nel comune di Trapani sono quasi 33 i soggetti stipendiati grazie al Sign. Sindaco e in particolare: 24 Consiglieri, 9 assessori, 1 vice Sindaco, 1 Presidente del Consiglio Comunale 1 vice Presidente e quasi 25 su Erice. Ciò detto noi non ci facciamo né scoraggiare né intimorire da questa politica che prende i soldi dei cittadini ma li guarda dall’alto in basso.

Solo attraverso un impegno concreto e una visione lungimirante, Trapani potrà superare le difficoltà del presente e costruire un futuro migliore.

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