Un marmo trapanese usato per la Reggia di Caserta

Il marmo venne usato anche dallo scultore Gian Lorenzo Bernini per la Chiesa di San Pietro a Roma e per alcune cappelle

08 Agosto 2021 00:00
Un marmo trapanese usato per la Reggia di Caserta

Una curiosità che avvolge Trapani, gli scalpellini locali e la Reggia di Caserta: il grande scalone e gli scalini d’accesso furono estratti dalle cave del ‘quartiere di pietra Palazzo’ (zona via Carolina) di Trapani e lavorati dagli scalpellini trapanesi, tra cui Giovan Battista e Giuseppe Artale. Le scalinate di molti palazzi di città sono di questa fattura e la pietra viene detta ‘misca’. La Scala alla trapanese è una particolare scala sospesa di pietra monoblocco a vista, legata al sistema costruttivo in uso nell’architettura civile trapanese dall’800 fino a metà ‘900 e in alcuni casi usata come collegamento tra le terrazze esterne.

Nella forma più semplice è costituita da un’unica rampa di ampiezza limitata, ma esistono modelli con più complesse caratteristiche geometriche come quelle elicoidali. Ritorniamo al materiale, la ‘pietra misca’ è stato un marmo fin troppo utilizzato in città, sia nelle costruzioni sia come pietra ornamentale ed è ormai in disuso visto che le cave si sono esaurite dalla metà del Novecento. Ma non solo la Reggia di Caserta, il marmo trapanese venne usato anche dallo scultore Gian Lorenzo Bernini per la Chiesa di San Pietro a Roma, per alcune cappelle ornamentali e per la Casa Professa dei Gesuiti di Palermo.

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