​Trapani, l’amministrazione comunale rassicura sull'uso del palazzetto e invita a calmare i toni

Appello alla cittadinanza e ai tifosi a fronte di una “crescente campagna di odio volta a diffamare”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
08 Settembre 2025 14:50
​Trapani, l’amministrazione comunale rassicura sull'uso del palazzetto e invita a calmare i toni

Con un post sulla pagina social del Comune di Trapani, il sindaco Giacomo Tranchida e la Giunta comunale tornano sulla questione del palazzetto di piazzale Ilio per rassicurare quanti hanno acquistato l’abbonamento per assistere alle partite di basket. Ma, soprattutto, l’obiettivo è quello di smorzare i toni sempre più accesi, con l’invito ai tifosi e all'intera comunità cittadina a non farsi strumentalizzare e a non raccogliere le provocazioni.

Nel testo, che è preceduto e seguito dallo slogan “Trapani non è in vendita”, non viene mai menzionato Valerio Antonini, e il Palashark continua ad essere chiamato Pala Daidone da parte del Comune, ma le allusioni all'imprenditore e leader del movimento politico Futuro sono tante e inequivocabili.

Di seguito, il documento integrale:

“Trapani non è in vendita.

Si fomenta in città, ormai da mesi, una crescente e sempre più violenta campagna di odio volta a diffamare ed offendere pubblici amministratori, funzionari pubblici, imprenditori, giornalisti e semplici cittadini.

Numerose le azioni oltraggiose e diffamatorie in danno della vittima di turno, sovente sottoposta a minacce e ricatti, non tanto velati e non tanto politici. Il diritto dei colori granata, per cominciare dalla prima squadra, di giocare le partite in seno al Pala Daidone non è mai stato e non sarà compromesso. Così come non sarà mai abdicata in favore di alcun soggetto, l’applicazione di norme e regolamenti disciplinati da leggi e regole di tutela generale degli interessi pubblici.

È giusto ricordare che non è venuta meno da parte del Sindaco e della Giunta la volontà di tutelare la maglia granata, gli appassionati e tifosi, e gli stessi sportivi abbonati per il corrente campionato (come chiaramente comprensibile da atti amministrativi ed indirizzi emanati, tra cui, in ultimo nota sindacale del 14/08/2025).

Altresì corretto rammentare che nei mesi recenti non pochi sono stati i tentativi avviati da questa AC, con plurale e partecipato approfondimento in sede tecnico-giudica anche unitamente alla parte interessata, per la ricerca di soluzioni legittime alle criticità unilateralmente create dalla Società in relazione alla compromessa datata convenzione ( a tal proposito vedi prot.69555 del 07/09/2023), valutando anche ipotesi transattive.

A fronte di ciò, una risposta crescente di violenza politica (premeditata?!), quotidianamente alimentata con azioni che passano dalle intimidazioni alle minacce ai ricatti urbi et orbi, che inevitabilmente viene sottoposta all’attenzione delle Autorità preposte alla vigilanza e controllo dell’ordine pubblico e dell’Autorità giudiziaria.

Di certo, non s’intende negare un diritto legittimo e democratico nel protestare contro una diversa parte politica e/o l’operato di una istituzione politica; ma, nel contempo, non si può non registrare che anche tale azione e’ strumentalmente mirata a condizionare la libertà di funzioni amministrative, non certamente per far vincere interessi generali ma per un chiaro e proprio tornaconto non solo politico.

Rassicuriamo la comunità cittadina tutta: l’AC procede nella direzione prevista senza pregiudizi e non facendosi condizionare anche dagli allucinanti fulmini di guerra, ispirata dall’intento di ricercare soluzioni legittime e trasparenti a tutela del generale interesse rappresentato (paradossalmente, anche a futura tutela della parte) e non certamente per fare un favore a qualcuno, di fatto autonomamente responsabile delle complesse criticità poste in gioco.

Invitiamo pertanto, i tifosi tanto del calcio che del basket e i cittadini tutti a non farsi strumentalizzare e a non raccogliere alcun tipo di provocazione istigatrice di odio sociale evitando di reagire in maniera scomposta, e limitandosi a rispondere nelle sedi opportune e dedicate, come si vuole in una società civile e democratica.

Trapani non è in vendita”.

Il Sindaco Giacomo Tranchida e la Giunta comunale

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