Un no unico e unanime. È quello lanciato dalle amministrazioni comunali di Trapani e Calatafimi all’idea di realizzare nei due territori un deposito di rifiuti radioattivi.
A ribadire la contrarietà è stato il consiglio comunale del capoluogo, riunitosi in seduta straordinaria, alla presenza anche dei sindaci dei Comuni vicini, naturalmente interessati al deposito, anche se non realizzato in terreni di propria competenza, e dei deputati regionali Ciminnisi per i 5 Stelle e Safina per il Pd.
“Il nostro è un no senza se e senza ma – sono le parole del sindaco Giacomo Tranchida –, e lo è per questioni ambientali, ecologiche, idrogeologiche e per la sicurezza viaria. Questi rifiuti arriverebbero al porto, ma il porto è dentro la città e dovrebbero, quindi, attraversare la città. Ma io preferisco avere i turisti in città piuttosto che i rifiuti. E poi, la viabilità provinciale e statale è così sicura? Senza dimenticare che siamo sui tracciati di arrivo e decollo degli aerei”. Tranchida, quindi, spiega la sua idea di sviluppo del territorio. “Puntiamo sulla valorizzazione della filiera agroalimentare d’eccellenza e penso anche alle tante aziende agrituristiche. Non ci svenderemo per alcuni milioni di euro”.
A proporre il consiglio comunale straordinario è stato il consigliere Baldo Daidone, mentre il vicepresidente Andrea Genco, che ha diretto i lavori d’aula, ha spiegato come quello andato in scena a Palazzo Cavarretta sia stato “un primo momento di confronto con i Comuni e i cittadini – sono le sue parole -, perché un tema di questo rilievo non può prescindere dal confronto con i cittadini. C’è la volontà di essere coinvolti in questo dibattito in quanto decisioni di questo tipo “calate dall’alto” insinuano dei dubbi”.