​“Record storico di occupazione in Sicilia”, a Trapani si sfiora il 50 per cento di lavoratori attivi

Il presidente di Confartigianato Imprese Sicilia, Emanuele Virzì, commenta il rapporto annuale “Galassia Impresa"

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
04 Dicembre 2025 17:34
​“Record storico di occupazione in Sicilia”, a Trapani si sfiora il 50 per cento di lavoratori attivi

La Sicilia raggiunge un traguardo storico: per la prima volta, più della metà dei cittadini in età lavorativa risulta occupata, e si registrano percentuali in crescita in tutte e nove le province negli ultimi tre anni, anche se alcune aree non hanno ancora oltrepassato la soglia del 50 per cento. Nel territorio di Trapani, ad esempio, risulta occupato il 49,8 per cento della fascia di età tra i 20 e i 64 anni, con un + 4,1 di differenza tra il 2021 e il 2024.

Lo rileva il presidente di Confartigianato Imprese Sicilia, Emanuele Virzì, che è anche presidente di Confartigianato Imprese Trapani, commendando il ventesimo rapporto annuale di Confartigianato, “Galassia Impresa, l’espansione dell’universo produttivo italiano”, che fotografa un cambio di passo significativo per il mercato del lavoro dell’isola.

Nonostante una fase economica nazionale ancora debole, i dati confermano che, nella fascia d’età tra i 20 e i 64 anni, il tasso di occupazione in Sicilia ha toccato il 50,7 per cento, con un incremento di 6,2 punti negli ultimi tre anni. Un risultato che colloca l’isola prima in Italia per crescita occupazionale, al pari dell’Abruzzo e davanti alla Valle d’Aosta, al 6 per cento.

A trainare l’occupazione è soprattutto la provincia di Ragusa, che si conferma la più dinamica con un tasso del 63,4 per cento di occupati e un balzo del 7,8 per cento tra il 2021 e il 2024. Seguono Enna al 52,3 per cento, Catania e Agrigento con pari percentuale del 50,7. Più indietro Palermo, che si attesta al 48,4 per cento, dietro Trapani, ma registra comunque una crescita del 5 per cento nello stesso periodo.

Chiude la classifica regionale Caltanissetta, con un tasso del 45,5 per cento: non più ultima in Italia, posizionandosi davanti alla provincia di Taranto (44,2 per cento).

Inoltre, secondo Confartigianato, nel primo semestre del 2025 gli occupati in Sicilia crescono del 2,9 per cento. Un ritmo più contenuto rispetto al + 4,6 per cento del 2024, ma comunque positivo. Il progresso è trainato dal settore costruzioni (+ 4,4 per cento) e dai servizi (+ 2,8 per cento), mentre arretra leggermente la manifattura (meno 0,6 per cento).

“Accogliamo questo risultato come un segnale concreto della vitalità delle nostre imprese. – dichiara Emanuele Virzì – Crescono le costruzioni, crescono i servizi: settori nei quali l’artigianato e la microimpresa continuano a svolgere un ruolo determinante. Questi numeri, però, ci ricordano che il percorso non è ancora concluso. Serve un impegno politico forte e continuativo per sostenere il sistema delle nostre imprese e trasformare questa crescita in un cambiamento reale e strutturale. Occorrono, innanzitutto, una formazione più qualificata e un maggiore sostegno all’accesso al credito, perché senza competenze e investimenti le imprese non possono competere né crescere. La formazione scuola-lavoro diventa così indispensabile per preparare i giovani ai contesti professionali. Sarebbe inoltre auspicabile la creazione di hub dedicati alla valorizzazione e alla trasmissione degli antichi mestieri”.

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