​Nuovo monumento in piazza Vittorio Veneto, “la stesso spazio urbano non può assolvere a più funzioni commemorative”

La Fondazione Nova Civitas propone un “luogo della memoria per la legalità” in Largo Falcone e Borsellino

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
31 Ottobre 2025 15:49
​Nuovo monumento in piazza Vittorio Veneto, “la stesso spazio urbano non può assolvere a più funzioni commemorative”

“Uno dei temi che sta animando il dibattito pubblico a Trapani è la decisione del Comune di realizzare un monumento davanti alla Questura, accanto al già noto Monumento ai Caduti, utilizzando la carcassa dell’auto del giudice Carlo Palermo, coinvolto nell’attentato in cui persero la vita Barbara Rizzo Asta e i suoi due figli gemelli”.

Con questa premessa, la Fondazione Nova Civitas interviene nel dibattito, proponendo la realizzazione alternativa di un “luogo della memoria” nel Largo Falcone e Borsellino, in via Virgilio.

«Insieme a Bartolo Giglio, presidente dell’Associazione Alphaomega – dichiara Livio Marrocco, presidente di Nova Civitas – negli ultimi quindici anni abbiamo più volte denunciato l’abbandono della carcassa “simbolo” presso i locali dell’Autoparco comunale, proponendone il recupero e una collocazione adeguata. Non comprendiamo la logica che ha portato l’amministrazione a scegliere un luogo già identificato dalla cittadinanza per ospitare il Monumento ai Caduti. Un medesimo spazio urbano non può assolvere a più funzioni commemorative: quale sarebbe il senso?»

«Tutto ciò appare ancor più illogico – continua Marrocco – considerando che abbiamo più volte indicato come destinazione naturale Piazza/Largo Falcone e Borsellino, in via Virgilio (intitolata dallo stesso Marrocco nel 2002, quando era consigliere comunale) proponendo di trasformare quell’area, oggi invasa dalle sterpaglie, in un luogo della memoria con la posa dell’auto del giudice Palermo. Allo stesso tempo, quel luogo potrebbe diventare uno spazio di riscatto, fruibile dai bambini, gli unici su cui dovremmo davvero investire».

«Ci rammarichiamo per l’ennesima occasione persa. – conclude – Tuttavia, non ci arrendiamo: continueremo a impegnarci affinché quell’area diventi un punto di riferimento per la legalità, a futura memoria».

È sula stessa linea Vincenzo Maltese, consigliere comunale di Erice, secondo il quale «il luogo naturale dove sarebbe dovuta essere collocata la carcassa dell'auto dove viaggiava il giudice Carlo Palermo, è Pizzolungo, dove sorge il parco della memoria nontiscordardime, ossia il luogo della strage del 2 aprile 1985, quando persero la vita Barbara Asta e i suoi due figlioletti, vittime della mafia. All'interno dell'area (al tempo voluta dal Sindaco Tranchida) già esiste una sorta di museo con immagini storiche di giornali e fotografie dell'epoca che raccontano ciò che accadde quel triste giorno. – ricorda Maltese – Sarebbe potuto diventare una sorta di “parco della legalità” meta anche di gite didattiche».

«Eppure lo stesso Sindaco che al tempo amministrava Erice, e che oggi si trova a Trapani, sceglie di collocare la carcassa dell'auto accanto al monumento dei caduti di fronte la Prefettura di Trapani. Altro luogo poteva essere Piazza Falcone/Borsellino in via Virgilio, due magistrati eroi vittime della stessa mano. Sono dunque d'accordo con la critica che fa la Fondazione Nova Civitas. Ci sono altre aree che potevano essere scelte, forse più consone e naturali, ma come ormai siamo abituati in questo territorio, ormai si fanno scelte davvero poco comprensibili!».

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