Crisi idrica, on. Ciminnisi (M5S): "Governo Schifani assente. Cabina di regia inefficiente"

«Si rischia di buttare in mare l'acqua della diga Trinità, mentre la diga Garcia si prosciuga»

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
17 Novembre 2025 16:59
Crisi idrica, on. Ciminnisi (M5S):

«In piena crisi idrica, l'acqua che potrebbe servire per la prossima stagione irrigua nel Belìce rischia di essere dispersa, mentre i comuni trapanesi rimangono senz’acqua potabile. È la follia paradossale delle dighe Trinità e Garcia», dichiara la deputata regionale M5S Cristina Ciminnisi.

«Alla Diga Trinità, secondo quanto emerso dalla stampa e dalle organizzazioni degli agricoltori, i lavori non sarebbero mai iniziati. Nel frattempo l’acqua potabile e per usi civici della Diga Garcia, già in sofferenza estrema, è stata dirottata, come confermato dai vertici dell’ATI Trapani, verso le campagne destinandola a usi irrigui, sottraendola alle città. La Regione Siciliana che avrebbe dovuto programmare con visione, efficienza e responsabilità la risorsa idrica ha invece posto le condizioni per l’ennesima “guerra tra poveri”, tra agricoltori e cittadini, costretti a contendersi l’acqua dell’uno e dell’altro invaso».«Ad oggi, nonostante le piogge di novembre, il livello dell'invaso Trinità resta fermo a 61,88 metri, appena 12 centimetri sotto il limite massimo: superata quella soglia, l’acqua finirà in mare.

La richiesta di innalzare il livello d’invaso della Diga Trinità a 64 metri era stata avanzata dalla stessa Regione, ma poi non sarebbero stati eseguiti gli interventi di sicurezza richiesti dal Ministero – spiega Ciminnisi –. Il risultato è l’ennesimo fallimento delle politiche idriche della Regione Siciliana: mai strutturali, sempre emergenziali. Alla crisi della Diga Garcia che serve gran parte dei comuni ex EAS della provincia di Trapani, con l’invaso prossimo al collasso e al prosciugamento, si somma ora il rischio di spreco programmato della Trinità».«I sindaci del Trapanese stanno affrontando praticamente da soli una crisi che dovrebbe essere gestita dal Governo regionale e dalla Cabina di regia, ormai dimostratasi del tutto inefficiente – conclude la deputata –.

Mentre Schifani annuncia interventi spot e disperde centinaia di milioni tra dissalatori e revamping di vecchi pozzi, i sindaci e le popolazioni vengono abbandonati di fronte alla drammatica situazione di avere poca acqua per gli usi civici e insufficienti risorse per l’irrigazione. Schifani e il suo Governo hanno prodotto la tempesta perfetta, ma senza l’acqua».

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