Riportiamo il contenuto della lettera inviata dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida al Ministro dell'Economia e delle Finanze in merito alla prevista chiusura della Corte Tributaria di Trapani ed il suo accorpamento a Palermo. Per conoscenza la lettera del primo cittadino trapanese è stata inviata anche al presidente della Regione Siciliana Schifani, all'assessore regionale Marco Falcone, al senatore Raul Russo, ai deputati eletti in Provincia di Trapani e ai Sindaci. Ecco quanto si legge:
"Apprendo con non poco stupore, che nel piano del MEF è stato da recente previsto l'accorpamento degli Uffici della Corte Tributaria di Trapani, con quelli di Palermo. Tale scelta peraltro operata sull'unico organo di giustizia tributaria che opera a livello provinciale, penalizzerebbe, e non poco il nostro territorio, costringendo i cittadini, le imprese, professionisti del settore e gli avvocati a spostarsi su Palermo sostenendo costi maggiori e con il rischio di ulteriori allungamenti dei tempi della giustizia tributaria. Ancora una volta i "tagli" e, nella fattispecie, i tagli della giustizia, andrebbero a ripercuotersi sulla nostra provincia. In argomento, è stata espressa coralmente preoccupazione anche da parte del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati che ha minacciato l'astensione dalle udienze civili, penali e tributarie a cui ritengo di dovermi unire anche nella qualità di Sindaco della Città capoluogo invitando il Ministro innanzitutto e il Dirigente competente, a rivalutare la decisione e nel contempo sensibilizzando il Senatore e gli Onorevoli nazionali eletti nella nostra Provincia, l' Onorevole Presidente della Regione e i Deputati eletti nonché i Sindaci del territorio, a far fronte comune per far sentire la voce di un territorio periferico troppo spesso penalizzato e dimenticato anche da coloro che sono stati eletti per rappresentarlo"