Valderice, variante al Prg bocciata dalla commissione Ambiente della Regione

L’opposizione consiliare contesta all'amministrazione discrasie, condotta negligente e mancata informazione ai cittadini

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Luglio 2025 14:17
Valderice, variante al Prg bocciata dalla commissione Ambiente della Regione

Sarebbe stato scoperto solo in questi giorni, da una Pec passata inosservata al Comune, che la prevista variante al Piano Regolatore Generale di Valderice non ha ricevuto il parere favorevole della commissione tecnica dell’Assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente.

La questione è sollevata in una nota sottoscritta da Sabrina Cucciardi per il PD Valderice, Massimo Di Gregorio per la Lista “La Scelta”, Marcella Mazzeo per il Movimento 5 Stelle, che contestano all’amministrazione comunale la mancata vigilanza, lssenza di informazione ai cittadini e anche discrasie nella pianificazione.

Di seguito, il testo del documento diffuso dall'opposizione consiliare.

“Con Decreto assessoriale n.128, notificato al Comune di Valderice il 21 maggio 2025, l'Assessore regionale al Territorio ed all'Ambiente ha disposto ‘la rielaborazione della variante al Piano Regolatore Generale e la rimodulazione del Rapporto Ambientale’.

In altre parole, la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), comprensiva della Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA), è stata sonoramente bocciata dal Comitato Tecnico Scientifico (commissione Ambiente) dell'Assessorato regionale competente.

Purtroppo, tutte le criticità, i pasticci e le forzature che caratterizzano la variante al P.R.G, che a più riprese abbiamo denunciato, stanno emergendo in maniera devastante.

Un'occasione mancata che denota soprattutto la mancata vigilanza dell'Amministrazione comunale, rispetto al delicato lavoro di pianificazione urbanistica del territorio di Valderice.

E mentre veniva violato l'art.3 della legge regionale n. 71/78 (che disciplina i tempi per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini) il Sindaco smistava all'Urbanista, in corso di elaborazione della variante, circa 150 lettere/desiderata di cittadini che chiedevano modifiche ad uso esclusivamente privato creando, fra l'altro, una vergognosa disparità di trattamento fra i valdericini.

A quanto predetto si aggiungono numerose discrasie: dalla potenziale edificazione nella Pineta comunale e nel Parco suburbano di Misericordia, alla mancata pianificazione dei parcheggi, l’omesso recepimento del Piano di protezione civile, l'obbrobriosa previsione dei cinque piani per gli immobili nel lato Sud di Via Vespri e non ultima la previsione di trasformare in commerciale la zona artigianale, denominata “Aurora”, dove lavorano da tanto tempo svariate ditte artigiane.

Ma ciò che risulta ancora più assurdo e inspiegabile è l’inottemperanza rispetto alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico contenute nel parere n. 135 del 13 maggio 2022 (circa un anno prima dalle ultime elezioni amministrative del 2023) che sin da allora indicavano i limiti della variante (successivamente adottata con delibera del Commissario ad acta n.01 del 08 ottobre 2024) ed i consequenziali adempimenti da porre in essere per ottenere il parere favorevole relativo alla procedura VAS ex articolo 15 del Codice dell'Ambiente.

Ad oggi, non è dato conoscere le vere ragioni di questa palese inadempienza e ciò che allarma è l'assenza di una puntuale e doverosa informazione nei confronti dei cittadini e dei capigruppo consiliari.

Nel frattempo, preoccupa il clima di sottovalutazione, da parte dell'Amministrazione comunale, della portata della disposizione, ex art.1 del summenzionato Decreto n. 128, dell'Assessore regionale Territorio ed Ambiente rispetto alla rielaborazione della variante generale al P.R.G e alla rimodulazione del Rapporto Ambientale. Tale condotta negligente, provocando una dilatazione della tempistica, in regime di salvaguardia, comporta un'ulteriore limitazione delle possibilità del rilascio dei permessi a costruire in contrasto con le previsioni contenute nella variante generale al P.R.G. adottata e da rielaborare.

Questi i primi “risultati” ottenuti da una Amministrazione comunale incapace di gestire, non vigilando e non informando la cittadinanza, la variante al P.R.G. che doveva, nel rispetto delle direttive generali impartite all'unanimità dal Consiglio comunale, migliorare il Piano Regolatore Generale vigente”.

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