Venerdì prossimo alle 19 il Castello dei Conti di Modica ospiterà l’opera in un atto “La Baronessa di Carini”, la rappresentazione teatrale con le musiche di Giuseppe Mulè e il libretto di Francesco Mulè ed il coro Kemonia è una produzione a cura di OPERAOGGI e la direzione artistica di Antonio Marcenò.
Un appuntamento di rilievo quello di venerdì: la baronessa di Carini mette insieme, storia, tradizione, leggenda e attualità, perché racconta una storia di femminicidio consumata nel 1563, in cui rimase vittima Donna Laura Lanza di Trabia, baronessa di Carini. La storia di donna Laura è un esempio che riunisce tradizione orale e storiografia per creare una narrazione complessa e affascinante, che continua a suscitare interesse e riflessione.
La storia: nel Castello normanno di Carini nel dicembre 1563, Donna Laura Lanza di Trabia, baronessa di Carini rimase vittima del padre assassino, don Cesare Lanza di Trabia; gli altri personaggi, un marito sbagliato, don Vincenzo La Grua-Talamanca ed un amante appassionato, Ludovico Vernagallo.
L’amaro caso della baronessa di Carini, raccontato nei secoli dai cantastorie e tramandato fino ai giorni nostri: andata sposa per interesse a 14 anni (lui ne aveva 16), la bellissima Laura partorì sei figli. Schiacciata fra la debolezza del marito e la prepotenza del padre, avido di soldi e di potere, intrecciò una relazione con il giovane Vernagallo che frequentava Carini in quanto cugino dei La Grua e amico d’infanzia.
La storia andò avanti per anni, finché non furono colti in flagrante adulterio da La Grua, ma furono uccisi da Don Cesare. La leggenda narra che Laura scivolò per terra lasciando l’impronta indelebile della sua mano insanguinata sul muro, ancor oggi visibile.
I corpi degli sfortunati amanti furono portati nella chiesa madre del paese ed esposti al pubblico: tutti dovevano sapere che l’onore della famiglia era stato riscattato con la morte. Scampato alla giustizia, don Cesare Lanza si trasferì a Roma e qui riuscì ad aggirare la legge. Il delitto d’onore ai tempi non era punibile. Il genero dopo un breve periodo in carcere convolò a nuove nozze per ben due volte.