Gli agenti del Commissariato di Marsala, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal Gip nei confronti di un marsalese di 48 anni, gravemente indiziato dei reati di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e porto abusivo d’armi, in relazione a una rapina avvenuta nella tarda mattinata dello scorso 8 settembre all'interno di una gelateria nella zona nord di Marsala.
L'arresto, eseguito nei giorni scorsi, è stato comunicato oggi dalla Questura di Trapani.
"L’attività d’indagine condotta dalla Polizia di Stato traeva origine da una richiesta d’intervento pervenuta alla Volante del locale Commissariato di P.S, che segnalava una rapina consumatasi presso un punto vendita di prodotti surgelati/gelati, facente capo ad una catena commerciale siciliana. Giunto sul posto l’equipaggio apprendeva dai dipendenti dell’attività commerciale che, poco prima, un uomo armato di forbici, con il volto coperto da uno scaldacollo forato a livello di occhi, naso e bocca – utilizzato, in sostanza, come vero e proprio passamontagna –, dopo aver fatto ingresso all’interno della gelateria, si era diretto verso la cassa, per poi intimare alla commessa di consegnargli il denaro, pronunciando la seguente frase: 'ferma, questa è una rapina, dammi tutti i soldi!".
Nonostante la resistenza opposta dalla giovane e anche da un altro dipendente dell’attività che avrebbe tentato di allontanare il malintenzionato ingaggiando con lui una colluttazione, "l’uomo con il volto occultato era stato comunque in grado di aprire il registratore di cassa, riuscendo ad impossessarsi del denaro contante ivi custodito".
Inoltre, il rapinatore, "al fine di guadagnarsi la fuga, stando alle indagini, aveva usato violenza anche nei confronti dell’eroico dipendente della gelateria, il quale veniva ferito alla schiena da un fendente scagliato con le forbici che l’individuo brandiva in mano nei momenti salienti dell’azione criminosa. Lesioni quelle causate al ragazzo, non letali, ma che richiedevano un pronto intervento di sutura, con successiva prognosi medica di quindici giorni".
Dopo aver acquisito la testimonianza delle persone offese, ed aver analizzato le videoregistrazioni prodotte dalle telecamere di sorveglianza installate presso il locale gelateria – filmati che confermavano la dinamica dei fatti così come raccontato dalle vittime dell’aggressione a mano armata -, i poliziotti si sono messi alla ricerca del presunto rapinatore dal viso mascherato, rinvenendo "a poca distanza dalla gelateria, e a pochissimi minuti dalla consumazione della rapina, abbandonati in un terreno coltivato ad uliveto, gli indumenti presumibilmente indossati dall’ignoto individuo per il suo camuffamento, insieme alle forbici utilizzate come arma del delitto, con la punta ancora intrisa di tracce di sangue, nonché una sacca in tessuto, all’interno della quale l’uomo travisato in volto aveva verosimilmente riposto gli abiti di ricambio da indossare, una volta portato a compimento il delitto".
"Tutte le cose rinvenute venivano dunque poste in sequestro dagli operatori di polizia, e successivamente affidate ai laboratori di biologia e genetica forense del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Palermo, per accertare se contenessero tracce di sostanze biologiche riconducibili allo sconosciuto presunto malfattore".
Dagli accertamenti tecnici effettuati sul materiale biologico estratto dallo scalda-collo e dalle forbici, "emergeva la totale corrispondenza tra il profilo del DNA estrapolato dal materiale repertato dagli investigatori ed il profilo genetico del sospettato, individuo già censito nella Banca dati nazionale del DNA, ovverosia un cittadino residente a Marsala, classe ’77, già gravato da plurime pendenze giudiziarie e condanne penali definitive per reati contro l’incolumità personale, violazioni in materia di stupefacenti, ed anche per precedenti, altre, rapine aggravate".
"Alla luce delle risultanze dall’elevata gravità indiziaria, derivanti dall’attività investigativa dall’alto profilo tecnico-scientifico diretta dalla Procura della Repubblica di Marsala ed espletata dalla Polizia di Stato, il Gip presso il Tribunale di Marsala ha disposto l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a carico del pluripregiudicato marsalese".