Trapani, al Consiglio è scontro tra opposizione e maggioranza sui gettoni di presenza

Momenti di alta tensione in particolare fra il consigliere Maurizio Miceli e l’assessore Enzo Abbruscato

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
13 Ottobre 2023 16:31
Trapani, al Consiglio è scontro tra opposizione e maggioranza sui gettoni di presenza

E’ stata una seduta di Consiglio comunale ad altissima tensione quella di ieri sera a Trapani che alla fine ha visto l’occupazione dell’aula fino a tarda notte da parte dei consiglieri di opposizione. Il dibattito in aula ha preso una brutta piega nel corso della discussione della delibera che prevedeva la variazione di bilancio per i soldi erogati dalla Regione siciliana relativi all’aumento degli emolumenti per sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale. Si trattava in teoria di una presa in atto, considerato pure che riguardava una legge voluta dal Governo Schifani al quale fanno riferimento diversi consiglieri di minoranza.

L’atmosfera si è ulteriormente riscaldata quando si è trattato un punto all’ordine del giorno relativo all’aumento del gettone di presenza dei consiglieri per le sedute e le commissioni. E’ scaturito un duro dibattito fra maggioranza e l’opposizione che non intendeva votare la proposta. Ad un certo punto il presidente del Consiglio comunale, Annalisa Bianco, ha sospeso i lavori rimandando la trattazione della seduta in prosecuzione a lunedì prossimo. I consiglieri di opposizione, con in testa Maurizio Miceli, hanno deciso però di rimanere in aula per protesta, da qui un siparietto, abbastanza spiacevole, che ha avuto protagonisti lo stesso Miceli e l’assessore comunale Enzo Abbruscato che nel corso dell’intervento dell’esponente di Fratelli d’Italia avrebbe pronunciato, in siciliano, all’indirizzo dello stesso Miceli la frase “Stasera a te finisce male”.

Miceli ha interrotto il suo discorso chiedendo al presidente di intervenire e ai vigili urbani presenti in aula di procedere al formale riconoscimento di Abbruscato; Miceli ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La vicenda ha avuto stamani degli strascichi politici con l’intervento perfino del deputato trapanese all’ARS di FdI, l’on. Nicola Catania, che ha espresso solidarietà a Miceli che stamattina in una conferenza stampa nella stessa aula consiliare organizzata dall’opposizione ha detto: "C'è tanta difficoltà: non ci sono eventi, ci sono topi nelle scuole, gli Asacom sono tutti in difficoltà.

E questi cosa fanno? Sì aumentano lo stipendio in un momento in cui non c'è il Bilancio dal 2021. Per questo –ha aggiunto Miceli- li abbiamo obbligati a stare fino alle due di notte in aula consiliare. Abbiamo sobillato i tormenti di alcuni consiglieri di maggioranza che non hanno il coraggio di votare questa cosa e che addirittura stanno cercando di dare atto alla propria coscienza e di rompere il vincolo di maggioranza imposto da Tranchida. Credo che Tranchida questa volta non abbia dormito a sogni felici perché rischiano di perdere, con la bocciatura di questa delibera, anche 200mila euro da qui alla fine del mandato.

Abbiamo pertanto indetto questa occupazione. Lunedì invitiamo tutti i trapanesi a venire al Consiglio comunale, state accanto a noi, faremo un intervento in modo tale da impedire che il provvedimento venga approvato e qualora venga approvato daremo occupazione ad oltranza fin quando non lo ritirano. Perché davanti alla catastrofe chi rimane inerme è complice” (in foto di copertina i consiglieri di opposizione che hanno occupato l’aula: Lamia, Gianformaggio, Guaiana, Vassallo, Miceli e Fileccia). 

Nel frattempo abbiamo ricevuto una nota dell’assessore Enzo Abbruscato in merito ai fatti di ieri sera durante la seduta del Consiglio Comunale: “Desidero -ha scritto Abbruscato- apportare alcune precisazioni: il consigliere Miceli, ieri sera, argomentava con delle frasi che nulla attengono alla politica e all’amministrazione. Ho detto “stavolta/stasera finisce male” e non “stavolta/stasera ti finisce male” avendo notato, e anche subito una eccessiva dose di nervosismo che pareva preannunciare questo trambusto, vero obiettivo della strumentalizzazione creata ad arte.

Credo altresì –ha sottolineato - che quanto percepito dal consigliere sia frutto delle fasi concitate della serata e non certamente di un linguaggio che non mi appartiene. Sarebbe bastato dare l’opportunità di chiarire un equivoco che ha fatto perdere ulteriore tempo”. Non si è fatta attendere anche una nota dei capigruppo della maggioranza in Consiglio nella quale si legge: “L'atteggiamento populista della minoranza ha fatto degenerare una seduta che, in passato, era stata più volte richiesta proprio dalla stessa minoranza.

Pertanto, tutte le accuse che ci hanno rivolto sono da respingere. La minoranza aveva richiesto e ottenuto un atto d'indirizzo, che era stato concordato all'unanimità il 10 agosto 2023 all'interno della Conferenza dei Capigruppo. In particolare, Nicolò Lamia (Fratelli d’Italia), Santo Vassallo (Amo Trapani) e Salvatore Fileccia (Gruppo Misto) avevano ottenuto rapidamente l'atto di indirizzo come da loro richiesto. Tuttavia, ieri in aula, i consiglieri di minoranza hanno avuto un atteggiamento contrario, creando caos e disinformazione”.

Salvatore Daidone, Giulia Passalacqua, Giuseppe Peralta e Giusy Ilenia Poma in rappresentanza di tutti i 16 consiglieri di maggioranza così replicano alle accuse lanciate dalla opposizione: “Le accuse della minoranza sono politicamente infondate, in quanto essi stessi avevano sollecitato e sostenuto l'atto d'indirizzo. Ci sono rappresentanti della opposizione che, giornalmente, hanno chiesto agli uffici competenti sollecitazioni e richieste informali sull’atto. Nel frattempo, utilizzavano i mezzi di informazione per screditare la maggioranza.

Da un lato, insistevano per un tempestivo trattamento dell'atto, dall'altro attaccavano la maggioranza. Le rivoluzioni d'ottobre, tanto sbandierate dalla minoranza, non dovrebbero nascere da notizie false. È importante sottolineare che l'eventuale adeguamento dell'atto è stato varato dal Governo Regionale guidato dal centrodestra, e oggi, a Trapani, sono stati i rappresentanti stessi della minoranza a smentirlo”.

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