La neopromossa Bakery Piacenza ha confermato l’ottimo coach Federico Campanella e lo zoccolo duro degli italiani che hanno portato la squadra in A2. In estate hanno arricchito il roster giocatori di certa affidabilità per la categoria, nonché due americani da 40 in due ad allacciata di scarpe che costituiscono la base solida di talento ed esperienza da cui costruire il resto. L’obiettivo è veleggiare nelle zone tranquille della classifica, puntando magari anche ai play-off. La recente vittoria esterna in quel di Mantova sembra dire che la strada tracciata sia quella giusta.
I singoli. La regia è nelle mani del play-guardia del 1990, ex Montegranaro e Mantova, Davide Bonacini, le cui percentuali dal campo gli sorridono in particolar modo da tre (50%, pur tirando poco dai 6.75), e molto meno dalla media (34% da due), “range” dal quale preferisce colpire. Assolutamente imprescindibile per la squadra, grazie al suo impatto a tutto campo ed in entrambi i lati del campo. Giocatore completo, pronto con le sue scorribande a riempire il tabellino di falli subiti e, soprattutto, assist, specialità che negli anni lo ha visto in costante crescita.
I suoi numeri: 9.3 p.ti, 3.7 falli subiti, 2.3 rimbalzi e 3.8 assist ad uscita. Energia allo stato puro. La stella è la guardia statunitense, gran realizzatore, Nikolas Thomas Raivio (1986), ex Legnano ed Urania Milano, che si candida al titolo di MVP del campionato e che, tecnicamente, è un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Il fisico possente lo aiuta oltretutto a tirare giù tanti rimbalzi ed ad attaccare il ferro con efficacia.
Nelle uscite stagionali finora ha scritto 17 p.ti, 4 falli subiti, ben 7.3 rimbalzi (per un esterno tanta roba!) e 5 assist ad incontro che dimostrano quanto sappia creare (e tanto) per gli altri. Da oltre l’arco dei 6.75 non ci sta prendendo (un insolito 15% in stagione) ma la specialità della casa è il medio raggio, in arresto e tiro dal palleggio (60% da due, su 10 tentativi a match). Ha pure il pregio di non essere certo un mangia palloni ma, al contrario, un giocatore di sistema. L’altro U.S.A.
è il lungo Anthony Morse (1994), prodotto di Tennessee Tech University, che è reduce dalla massima serie di Varese (4.4+3.4 in 15’) e da due grandi stagioni con Imola (18+7.3) e Mantova (13.2+10, doppia doppia di media). Centro agile ed esplosivo, di energia, che oltre a giocare nel pitturato corre bene la transizione. Buon rimbalzista e punto di riferimento sottocanestro dei compagni: 19.3 p.ti, 4.2 falli subiti, 6.7 rimbalzi di media. Buona mano (59% da due, dato ancor più indicativo se consideriamo gli oltre 12 tentativi per gara), da tre non si vede quasi mai ma quando ci tenta la mette (67% al momento).
In quintetto l’ala, ex Orlandina, Jacopo Lucarelli (1996) il cui biglietto da visita è il tiro dai 6.75 ed, in genere, il suo contributo a tutto campo (buon apporto a rimbalzo) cresciuti nel corso degli anni. Per lui 8.7 p.ti (57% da due) 4.3 rimbalzi e quasi 2 assist ad uscita. Eccellente poi il 50% da tre, arma che usa con prevalenza. Ottimo tiratore dalla lunetta, dove però va poco poiché non ama attaccare il ferro. Tanto spazio per il lungo del 1995, ex Legnano ed Eurobasket Roma, Michael Sacchettini, che è stato confermato dopo l’ottima stagione in B, culminata con la promozione (14.3 p.ti + 7 rimbalzi, con il 61% da due).
Non si sta facendo intimidire dal piano di sopra, per lui 8.7 p.ti (55% da due) e 4.7 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Ha anche dimensione dalla distanza, da dove tira poco ma molto bene (43% dai 6.75). Si completa alla perfezione con Morse. Titolare aggiunto il confermato playmaker del 1993 Marco Perin che è stato il top scorer della passata trionfale stagione (15.2 p.ti di media) ed, in generale, un giocatore di riferimento in B. Grande visione di gioco e comprovata leadership. I suoi numeri: 7.2 p.ti, 1.8 rimbalzi e 2.7 assist a match.
Usa tanto il tiro da fuori ma, finora, con alterne fortune (25% da tre in stagione, su più di 5 conclusioni per volta). Sul perimetro c’è anche l’ala del 2000, ex Eurobasket Roma, Riccardo Chinellato che è reduce da una stagione in doppia cifra in B con Piadena (11.9+6.1). Ha struttura fisica importante, tiro da fuori e grande capacità di aiutare a rimbalzo. Viaggia con 5 p.ti (un migliorabile 33% da due), 4.2 rimbalzi ed un eccellente (pur su pochi tentativi) 67% da tre. In crescita (oltre 20’ di parquet).
Ha saltato qualche partita l’atipica ala del 1996 Daniel Donzelli, ex Biella e Casale Monferrato, che fattura 4.7 p.ti (43% da due), 2.3 rimbalzi ed 1 assist ad allacciata di scarpe. Numeri destinati a lievitare, quando entrerà definitivamente in forma e sarà ancora più decisivo il suo gioco fronte a canestro, dove sfrutta un tiro migliorato di anno in anno (40% da 3) e, più in generale, doti tecniche che mandano spesso al bar i più statici avversari diretti. Aggiunge falli subiti e qualche recupero per gara.
Argento vivo! Male però dalla linea della carità, con appena il 50%. Infine un altro confermato, l’ex Trapani Mark Czumbel, play-guardia del 2000, che viene da una buona stagione in B (4.3 p.ti di media) in cui ha dato il suo prezioso contributo per la promozione. Giocatore di energia, in particolar modo difensiva, ed ottime doti fisiche. Finora ha inciso davvero poco nelle rotazioni, con appena 8’ di campo e poco altro.
- Comunicato stampa