Nei giorni scorsi il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, in sinergia col Corpo della Polizia
Locale etnea, ha predisposto controlli straordinari a presidio della sicurezza economica del territorio, all’esito dei
quali sono stati sequestrati oltre 1.000 articoli di abbigliamento ed accessori, tra cui scarpe, T-shirt, borse, maglie
e giubbotti contraffatti.
L’attività eseguita è stata finalizzata a garantire la legalità nel settore della proprietà industriale, in particolare dei
marchi e degli altri segni distintivi, e quindi sottrarre dal mercato articoli falsificati e commercializzati a danno di
alcune tra le più note aziende produttrici di abbigliamento ed accessori griffati.
Nella circostanza, presso il mercato permanente di Piazza Carlo Alberto, comunemente denominato “A Fera o
luni”, i militari del I Gruppo di Catania e la Polizia Locale hanno individuato un’area in cui risultavano
concentrati numerosi venditori ambulanti di nazionalità extracomunitaria, i quali esponevano, in spregio alla
normativa penale che sanziona la contraffazione dei marchi, svariati articoli di abbigliamento riproducenti noti
marchi registrati quali, tra gli altri, Gucci, Versace, Valentino, Dolce e Gabbana, Nike, Saucony, Fendi, Cartier,
etc..
All’atto dell’intervento i commercianti extracomunitari, detentori degli articoli illeciti, si davano repentinamente
a precipitosa fuga, dileguandosi tra le altre bancarelle del mercato, favoriti anche dalla consistente presenza di
frequentatori: solo grazie alla professionalità ed esperienza degli operatori, è stato possibile garantire la totale
sicurezza per gli altri avventori del mercato e portare a termine le attività di polizia, che si sono concluse con il
sequestro penale di n. 1.068 articoli di abbigliamento ed accessori contraffatti, nonché delle bancarelle quali
strumenti di attività illecita.
L’attività svolta rientra nella costante azione di contrasto delle Fiamme Gialle ai traffici illeciti, alla
contraffazione e all’abusivismo commerciale, a tutela dell’economia legale considerato che l’immissione in
commercio di un così considerevole numero di prodotti illeciti a prezzi altamente concorrenziali avrebbe influito
negativamente nello specifico settore, creando ulteriori difficoltà in un periodo storico non certo facile per gli onesti imprenditori.