“Il Comune di Erice prosegue con fermezza il percorso intrapreso ormai da mesi nella lotta all’abbandono dei rifiuti e nella tutela del decoro urbano”. È evidenziato in una nota dell’Amministrazione comunale ericina, comunicando i risultati dell’attività di controllo svolta sul territorio dal nucleo di Polizia ambientale, coordinato dal comandante Giacomo Ippolito.
“Contrastare l’inciviltà di pochi è fondamentale per proteggere l’ambiente, la vivibilità dei quartieri e l’immagine stessa della città”; pertanto sono stati intensificati ulteriormente i controlli che hanno portato a ulteriori tre denunce penali e alla redazione di 13 verbali per violazioni amministrative delle norme sulla raccolta differenziata.
“Le verifiche proseguono senza sosta e l’Amministrazione ringrazia quanti collaborano segnalando comportamenti irregolari, contribuendo così a difendere un bene comune fondamentale: il decoro della nostra Città”.
“La cura del territorio parte dal rispetto delle regole. – dichiara la sindaca Daniela Toscano – L’abbandono dei rifiuti è un gesto che danneggia il territorio e la comunità, e come tale non sarà mai tollerato. Il contrasto è quindi un impegno costante che rappresenta uno dei punti centrali dell’azione amministrativa. Proseguiremo su questa linea di fermezza: i controlli, anche tramite il sistema di videosorveglianza, continueranno e saranno sempre più capillari, perché il decoro urbano è patrimonio di tutti e tutti dobbiamo difenderlo”.
Paolo Genco, assessore con delega ad Ecologia, Ambiente e Polizia municipale, ricorda che “Il sistema di raccolta differenziata è attivo e accessibile. Chi sceglie deliberatamente di non rispettare le regole – aggiunge – compie un danno verso la città e si assume responsabilità che possono trasformarsi in sanzioni, o nei casi più gravi, in denunce penali. Noi non arretreremo di un millimetro in questa battaglia complicata. Continueremo ad agire con decisione: prevenzione, controlli e informazione devono andare di pari passo per garantire un territorio pulito e rispettato”.