«Il Partito Socialista Italiano è sempre stato attento alle problematiche ambientali, già con il primo manifesto dell’eco-socialismo al Congresso di Rimini nel 1987». Così Giuseppe Clemente della segreteria PSI di Erice sulla proposta della compensazione ambientale da avanzare al prossimo consiglio comunale: «Si ricorda che la vegetazione, in quanto elemento fondamentale del paesaggio, è un valore tutelato dall’art. 9 della Costituzione della Repubblica e riveste un ruolo di vitale importanza per l’ambiente, la qualità della vita e il paesaggio. E’ oramai ampiamente riconosciuto e confermato - si legge - da numerose ricerche scientifiche gli effetti positivi della vegetazione in ambito urbano sotto l’aspetto ecologico, sociale, estetico ed economico».
«I benefici forniti dal verde urbano, però, non si limitano al miglioramento dei parametri fisici e chimici della città ma rivestono un ruolo importante nella vivibilità delle città esercitando anche un effetto positivo sul benessere fisico e psicologico dei cittadini. Gli alberi sono esseri viventi in grado di produrre ossigeno e sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera. Senza ossigeno non si può vivere, quindi gli alberi, attraverso la fotosintesi clorofilliana, riescono a mantenere in vita la nostra specie umana e tutte le altre specie animali presenti sulla Terra. Gli alberi hanno la capacità di purificare l’aria delle nostre città attraverso il fogliame e la propria chioma.
Gli alberi sono perfetti alleati in questa lotta alle polveri sottili, efficaci contro il particolato fine e ultrafine come il PM10, il PM2,5 e inferiori, diventando indispensabili nelle città fortemente inquinate e lungo le strade trafficate. Gli alberi hanno la capacità di fissare e neutralizzare i gas inquinanti provenienti dalle emissioni antropiche, diventando quindi un beneficio per la nostra salute, purificando anche le acque, attraverso il processo della fitodepurazione, con miglioramento dei suoli, in grado di intercettare composti organici come gli idrocarburi e i metalli pesanti.
Le radici costituiscono il cuore di questi impianti attraverso filtraggio e depurazione».
E ancora: «Ad esempio i pioppi, i salici e gli ontani lungo i fiumi e le aree umide, oltre a rendere verdeggianti e ricchi di biodiversità questi luoghi, hanno la capacità di creare fasce tamponi contro l’inquinamento e quindi in grado di migliorare la qualità delle acque. Stessa cosa in ambiente cittadino in cui le foreste urbane rappresentano un filtro per le acque inquinante che vengono gradualmente purificate attraverso gli apparati radicali. Da non dimenticare che gli alberi sono i migliori alleati contro il cambiamento climatico.
Anche in questo caso, per difendere le nostre città da piogge torrenziali o eventi meteorici disastrosi è necessario sviluppare infrastrutture verdi in grado di filtrare pioggia e grandine e mitigare gli effetti del riscaldamento delle città, ovvero l’isola di calore urbana. Nel mondo, l’unico rimedio al disastro climatico è quello di piantare e far crescere miliardi di alberi che, captando l’anidride carbonica e realizzando nuove foreste, possono abbassare gradualmente le temperature».
«Da qui - prosegue Clemente - l’efficienza nella termoregolazione climatica esercitata dalle grandi foreste del pianeta. Gli alberi hanno la capacità di mitigare il clima o di creare veri e propri microclimi grazie al processo dell’evapotraspirazione, contribuendo a sviluppare ambienti freschi in cui la temperatura può scendere anche 4-5 gradi. Maggiore è la densità vegetativa di una foresta urbana e maggiore sarà la mitigazione dell’isola di calore e l’abbattimento della canicola estiva. Gli alberi possono essere definiti dei perfetti condizionatori naturali.
Inoltre, l’ombra degli alberi, nelle giornate caldissime estive diventa una salvezza per molte persone con patologie, anziani, bambini, diventando momento di refrigerio e di riposo. Nella protezione del suolo assumono un ruolo importante, limitando eventi franosi e migliorando l’aspetto dei paesaggi. La protezione del suolo viene esercitata dal reticolato degli apparati radicali e poi dalla densità delle chiome, in grado di intercettare gli eventi meteorici e quindi mitigare piogge, alluvioni e allagamenti. Anche in questo caso è necessario ricreare boschi e foreste, da sviluppare anche nei centri urbani, per migliorare i suoli e proteggerli dall’erosione.
Sui litorali ad esempio le foreste litoranee, assieme alle dune, hanno un’ottima capacità nel bloccare l’erosione marina».
«Le foreste urbane e gli alberi in generale hanno un effetto benefico sulla salute degli esseri umani. A parte la capacità di abbattere le polveri sottili e i gas inquinanti, gli alberi riescono a migliorare la psiche delle persone, combattendo efficacemente stadi depressivi e situazioni di forte stress. Passeggiare nella natura fa bene alla mente e al fisico e rallenta l’invecchiamento. Nelle città verdi, in cui gli alberi e i giardini sono protagonisti, si nota una maggiore vitalità e creatività tra i cittadini con un miglioramento della salute e abbattimento dei costi sanitari per tutti.
Inoltre le foreste urbane, i filari alberati e le siepi possono contribuire a una mitigazione dei rumori. Nelle nostre città i rumori del traffico e delle attività produttive possono diventare una delle maggiori cause di stress per moltissimi cittadini. La proposta prevede che il proprietario del lotto dove verrà realizzata una costruzione, che per motivi progettuali debba estirpare degli alberi, lo stesso si impegni a piantare lo stesso numero di alberi estirpati su uno spazio verde comunale. Tale procedura sarà ovviamente concordata con l’Ufficio Tecnico Comunale che potrà stabilire quale area comunale sia meritevole di riqualificazione ambientale. L’obbligo - conclude - sarà in capo anche in capo all’Amministrazione Comunale quando si tratta di lavori pubblici.