Sicilia esclusa dal vertice della classifica del Mare più bello 2024

La classifica del “Club Cinque Vele” di Legambiente e touring Club italiano. La Sardegna vince con grande distacco

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
21 Giugno 2024 18:24
Sicilia esclusa dal vertice della classifica del Mare più bello 2024

Fa notizia l’esclusione della Sicilia, per il primo anno, dal vertice della classifica delle località marine a cinque vele di Legambiente e touring Club italiano per la guida “Il Mare più bello 2024”

Pantelleria (Tp) perde due vele passando da cinque a 3 vessilli a causa di una serie di interventi turistici discutibili e di un eccesso di consumo di suolo che sono costati cari all’isola in provincia di Trapani. Santa Marina Salina (Me) sull’isola di Salina perde una vela – passando da cinque e 4 vessilli - per aver fatto registrare un arretramento, sia pur lieve, dei valori generali.

La competizione fra le regioni è vinta con distacco dalla Sardegna con sette località marine a Cinque Vele. La Sardegna infatti è di gran lunga la regione con più comuni premiati con le Cinque Vele: accanto a Baunei (Nu) e a Domus de Maria (Sud Sardegna) figurano, infatti, anche i comuni di Cabras (Or), Santa Teresa di Gallura (Ss), San Teodoro (Ss) Posada (Nu), Bosa (Or).

A seguire la Toscana che, oltre a Castiglion della Pescaia (Gr), piazza i comuni di Capraia Isola (Li), Isola del Giglio (Gr), Capalbio (Gr) e Marina di Grosseto (Gr); quindi la Campania con una pattuglia di comuni tutti in provincia di Salerno: alla prima classificata si affiancano i comuni di San Giovanni a Piro (Sa), Castellabate (Sa) e San Mauro Cilento (Sa). Tre comuni a Cinque Vele per la Puglia con Nardò (Le), Vieste (Fg) e Gallipoli (Le)e una bandiera anche per la Liguria, con i tre comuni delle Cinque Terre (Riomaggiore, Vernazza a Monterosso al Mare in provincia della Spezia) e la Basilicata con Maratea (Pz).

A guidare la top five del 2024 è Pollica, Acciaroli e Pioppi, (Sa) il comune cilentano inserito all’interno del comprensorio del Cilento Antico, in Campania. Al secondo posto il comune di Nardò, in provincia di Lecce nel comprensorio pugliese dell’Alto Salento Ionico, seguito da Baunei, in provincia di Nuoro sulla costa orientale sarda. Quarto posto per la località Domus De Maria sul Litorale di Chia, sempre in Sardegna, e quinto posto per Castiglione della Pescaia, nel comprensorio della Maremma Toscana.

Novità di quest’anno, presente anche all’interno della guida il Mare più bello, sono anche i 33 comuni amici delle tartarughe marine segnalati con l’apposito simbolo “la tartaruga” e dove sventolano le vele di Legambiente e Touring Club Italiano. Da Maratea alle isole Tremiti, da San Teodoro a Gaeta passando per Silvi, Caorle e Castiglione della Pescaia, solo per citarne alcuni. Si tratta di quelle amministrazioni che, attraverso un apposito protocollo d’intesa, si sono impegnate a adottare una serie di misure per rendere le spiagge accoglienti anche per le tartarughe che depongono le uova oltre che per i bagnanti.

Ad oggi in totale sono 74 i comuni in tutta Italia (guida al momento la classifica la Campania con 22 comuni) che hanno firmato il protocollo, di questi 33 sono quelle in cui sventolano anche le vele di Legambiente e Touring Club Italiano. L’iniziativa “comuni amici delle tartarughe” rientra nel progetto Life TURTLENEST che mira a tutelare gli habitat di nidificazione della Caretta caretta aumentando le probabilità di successo riproduttivo e tenendo conto di clima e antropizzazione.

Nato grazie al sostegno del programma LIFE dell'Unione Europea, il progetto è coordinato da Legambiente e riunisce 13 partner di 3 diversi Paesi (Italia, Spagna e Francia). In prima linea insieme ai comuni amici delle tartarughe anche le aree protette (34 quelle che ad oggi hanno firmato il protocollo), entrambi premiati oggi a Roma.

Dal mare ai laghi il passo è breve. Regina incontrastata in questa sezione restano le province autonome di Trentino e Alto Adige al primo e al secondo posto con le Cinque Vele assegnate al comune di Molveno (Tn), sul lago omonimo, e ad Appiano sulla Strada del Vino (Bz) sul lago di Monticolo. Terzo posto per Massa Marittima (Gr), località maremmana sul Lago dell’Accesa, in Toscana. A seguire Sospirolo (Bl) sul lago del Mis, in Veneto, e Avigliana, sul lago omonimo in Piemonte. Per il secondo anno consecutivo si conferma a Cinque Vele la località di Scanno (Aq) sul lago omonimo, new entry nel 2023.

A livello regionale, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con più località premiate con i vessilli della sostenibilità, seguita a parimerito da Piemonte e Lombardia.

"Le località a cinque vele che premiamo quest’anno – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - confermano ancora una volta il grande lavoro e l’attenzione che molte realtà marine e lacustri stanno portando avanti nel segno della sostenibilità ambientale, anche alla luce della crisi climatica che avanza e che sta avendo impatti importanti sempre più sulla costa e sulle aree interne. Le località di mare dovranno essere lungimiranti, molte già lo sono, e mettere in atto sempre più strategie di adattamento al cambiamento climatico che tengano conto di queste tendenze, offrendo ai propri ospiti proposte di vacanza capaci di coniugare la proposta costiera con quella dell’entroterra, integrandola con esperienze nuove e allargando l’areale del turista verso temperature più sopportabili”.

“Dal 2000 dedichiamo una guida al mare più bello d’Italia - afferma Giulio Lattanzi, Direttore Generale del Touring Club Italiano – una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere. Un itinerario che stimola la nostra capacità di sognare ma anche, anzi soprattutto, un vaglio rigoroso dello stato di salute dei nostri mari e dell’adeguatezza delle politiche ambientali.

Alle descrizioni dei luoghi e delle spiagge si accompagnano consigli su gite culturali e attività nella natura, indicazioni su eventi autentici a cui partecipare e sapori di cui fare esperienza. E, novità di questa edizione, in collaborazione con Hsa Italia abbiamo indicato le strutture diving che propongono attività per persone con disabilità. Questo volume è anche uno spunto per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente fondandolo su più stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future.

Un paradigma cui l’accurato censimento degli ambienti marini e delle località che qui proponiamo – frutto della lunga collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, in condivisione di valori e distinzione di storia e missioni, – è fin dalle origini legato.”

Impegno per la biodiversità: L’impegno della tutela della biodiversità diventa da quest’anno un parametro importante all’interno della guida, anche alla luce del fatto che le tartarughe marine della specie Caretta caretta nidificano sempre di più sulle spiagge italiane. “Un fenomeno positivo – commenta Stefano Di Marco, coordinatore dell’ufficio progetti di Legambiente - ma che richiede attenzione. L'aumento delle temperature, legato al cambiamento climatico, ha ampliato l'areale di nidificazione di questa specie nel Mediterraneo. Ma al tempo stesso il tratto di mare è anche densamente popolato e meta di intenso turismo balneare, con minacce per i nidi: inquinamento luminoso e acustico, pulizia meccanica delle spiagge, disturbo da persone e attrezzature che ostacolano la nidificazione di mamma tartaruga. Da qui l’idea di segnalare gli amici delle tartarughe”.

INFO NOTA METODOLOGICA. Le località marine esaminate dalla guida Il mare più bello sono 354 (suddivise in 99 comprensori turistici) mentre quelle lacustri sono 78. I dati raccolti da Legambiente valutano le caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità su ciascuna località costiera e vengono integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dai Comitati regionali di Legambiente. Nel dettaglio i parametri presi in considerazione sono divisi in due categorie principali: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Gli indicatori analizzati valutano le seguenti caratteristiche: Uso del suolo, degrado del paesaggio, biodiversità, attività turistiche; Stato delle aree costiere; Mobilità; Acqua e depurazione; Energia; Rifiuti; Iniziative per la sostenibilità; Sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità; Mare, spiagge e oltre; Struttura sociale e sanitaria.

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