Non sono piaciute affatto, alcune affermazioni del Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che durante una intervista televisiva sulla vicenda Asacom, ha sostenuto l’inutilità del contemporaneo lavoro degli insegnanti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione (Asacom) accanto all’alunno con disabilità.
In merito alle dichiarazioni del primo cittadino sulla predisposizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) e quindi sull’impiego di insegnanti di sostegno e assistenti alla comunicazione, l’Asp di Trapani è intervenuta tramite il Dipartimento Salute Mentale, “nel rispetto delle normative in atto vigenti che regolano l’attribuzione dei benefici scolastici per gli alunni con disabilità”.
“Si precisa che la Legge non conferisce all'ASP alcuna posizione prevalente nei confronti di qualsivoglia altro componente del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo), l'organo che valuta collegialmente le necessità dell’alunno con disabilità e delibera le stesse ratificandole nel PEI, Piano educativo individualizzato. Inoltre – si legge nella nota dell’Azienda sanitaria – la composizione delle classi che accolgono alunni con disabilità è disciplinata dal DPR 81/2009. Tale normativa non conferisce all'ASP alcun potere decisionale in tal senso”.
“ASACOM e Docente di sostegno sono figure differenti per titolo, funzione e compito specifico a supporto dell’alunno con disabilità, pertanto la ragionevole compresenza delle stesse non può essere esclusa a priori. I PEI finali, redatti lo scorso giugno contengono, tra le varie voci, le proposte di fabbisogno per l’alunno con disabilità per l’anno scolastico successivo”.
La definizione di “provvisorietà” solo per i casi di prima certificazione, - continua l’Asp – riguarda esclusivamente la definizione dei PEI di fine anno scolastico, al fine di rendere efficaci eventuali azioni correttive sulle strategie da adottare. Entro fine ottobre si redigeranno i PEI iniziali al fine di programmare gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi prefissati per l’anno scolastico in corso”.
L’Azienda sanitaria provinciale ribadisce quindi che “le disposizioni di legge non lasciano spazio a libere interpretazioni o opinioni personali”, e sottolinea che “eventuali accuse di connivenza o favoritismi troveranno riscontro nelle opportune sedi legali e si dissocia in particolare dal definire ‘disgrazia’ la nascita di un bambino con disabilità.
Il riferimento è ad un’altra affermazione del sindaco Tranchida, che ha suscitato altro sdegno in città.
Intanto, solidarietà agli insegnanti di sostegno e agli assistenti alla comunicazione, ma anche alle famiglie coinvolte, è stata espressa dal Coordinamento comunale e e dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, secondo i quali “le recenti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Trapani durante un’intervista su La Tr3 hanno suscitato profonda indignazione e meritano una ferma condanna da parte di chi crede nel valore della scuola e dell’inclusione”. Affermazioni come “Qualcuno ha scambiato la disgrazia per un’opportunità occupazionale” e “L’insegnante di sostegno fatica meno se c’è l’assistente alla comunicazione” – si legge nella nota del coordinamento locale del partito – sono parole gravi, offensive, umilianti nei confronti di due categorie fondamentali del sistema scolastico: gli insegnanti di sostegno e gli assistenti alla comunicazione (Asacom).
Professionisti che ogni giorno lavorano con competenza, serietà e sensibilità accanto agli alunni più fragili, spesso in condizioni di emergenza educativa e tra mille difficoltà burocratiche e organizzative”. “Accusare indistintamente queste figure di approfittare della disabilità per fini occupazionali – continua Fratelli d’Italia – è un atto irresponsabile, che offende la loro dignità e quella delle famiglie. Se davvero il Sindaco è a conoscenza di casi specifici di irregolarità, lo invitiamo a denunciarli nelle sedi opportune, senza gettare fango sull’intero sistema.
E se si vuole insinuare che esistono “opportunismi”, allora è altrettanto legittimo domandarsi se, a volte, non sia proprio la politica a trasformarsi in un comodo stipendificio, fatto di poltrone sicure e responsabilità dimenticate. Soprattutto quando, al posto di affrontare con serietà le emergenze educative, si preferisce alimentare sospetti, dividere la comunità e ridurre il dibattito pubblico a slogan da talk show”. “Sminuire il lavoro degli insegnanti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione non solo è ingiusto: è pericoloso, perché mina la fiducia nella scuola e in chi la vive con professionalità e dedizione.
La politica ha il dovere di costruire, non distruggere. Ha il compito di sostenere chi lavora sul campo, non di usarlo come bersaglio per giustificare le proprie carenze”.
“Terremo un incontro pubblico, in collaborazione con A.C.A. Sicilia (che si occupa di assistenza agli studenti disabili e alle loro famiglie, ndr) l’8 ottobre alle 18 presso la nostra sede a Trapani in via Osorio 35. Invitiamo la cittadinanza, gli operatori del settore, i docenti, le famiglie e la stampa a partecipare. Sarà un momento di confronto, ascolto e proposta, per dare voce a chi spesso viene ignorato, e per costruire insieme una linea chiara a difesa dei diritti”.