​Alcamo, presentazione del libro "Siciliani testimoni di liberta’ - dodici storie di deportati nei lager nazisti"

In occasione della Giornata della memoria

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
28 Gennaio 2025 12:09
​Alcamo, presentazione del libro

Il Giorno della Memoria è la ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto; la data scelta dalle Nazioni Unite è quella del 27 gennaio di ogni anno, per ricordare quando nel 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Per celebrare questa ricorrenza, ad Alcamo, domani 29 Gennaio alle 17:30, presso l’auditorium del Collegio dei Gesuiti, sarà presentato il libro di Guido Lorenzetti “Siciliani testimoni di libertà – dodici storie di deportati nei lager nazisti”. Interverranno il sindaco Domenico Surdi e l’assessore alla cultura Donatella Bonanno, mentre a dialogare con l’autore ci saranno Maria Faraci e Gaetano Stellino, docenti di lettere del liceo classico di Alcamo.

Un libro testimonianza che mette insieme 12 storie diverse unite da un solo filo conduttore raccontare la storia di persone che, nate nel mezzogiorno d’Italia, hanno vissuto la terribile realtà dei campi nazisti. Ricordare è fondamentale per fare memoria e non commettere gli errori del passato” dichiara l’assessore alla cultura Donatella Bonanno.

Inoltre, come ogni anno, la Biblioteca Civica Sebastiano Bagolino propone alle scuole superiori una selezione aggiornata di libri sul tema della Shoah. I libri possono essere consultati o presi in prestito presso la Biblioteca stessa o prenotandoli via mail

prenotazione.bibliotecacivica@comune.alcamo.tp.it

E’ possibile fare la ricerca su biblioTP https://bibliotp.regione.sicilia.it/opac/.do

per controllare se il libro richiesto è disponibile e poi fare la mail.

NOTA SULL’AUTORE E SUL TESTO

Guido Lorenzetti, nato a Milano nel 1938, laureato in Scienze Politiche, è figlio di Andrea Lorenzetti, vicesegretario del Partito Socialista clandestino durante la Resistenza, arrestato per la sua attività antifascista nel marzo 1944 e deportato a Mauthausen, dove morì. Il figlio ha pubblicato nel 2014 le lettere del padre, uscite clandestinamente dal carcere di San Vittore e dal campo di Fossoli e inviate alla famiglia e ai compagni. Guido è vicepresidente della sezione di Milano dell'ANED, Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti e consigliere d'amministrazione della Fondazione Memoria della Deportazione. Svolge attività di divulgazione in eventi culturali anche presso le scuole, raccontando la Resistenza e l'occupazione nazista.

Questi i nomi dei dodici siciliani, oppositori del fascismo, trucidati dal nazifascismo, le cui biografie compongono il libro.

Liborio Baldanza: Una storia esemplare: Libero, operaio, comunista, siciliano, scioperante contro i nazisti, deportato a Mauthausen;

Umberto Consiglio: L’anarchico che venne dal caldo. Di Siracusa;

Nunzio Di Francesco: Dalla naja alla Resistenza al Lager;

Maria Di Gesù: Una silenziosa rivoluzionaria;

Antonio Galiano: Da Favara, partigiano combattente;

Don Paolo Liggeri: Matricola 134381, Geistlicher (ecclesiastico);

Calogero Marrone: Chiamato il “Perlasca del Sud”;

Maria Montuoro: La sabotatrice;

Calogero Palumbo: Il barbiere del Maquis;

Otto Rosenberg: Da Colonia a Palermo, dal confino ad Auschiwitz;

Carmelo Salanitro: Un professore contro le dittature;

Calogero Sparacino: L’aviere di Ribera che disse no alla Wehrmacht.

Scrive nella sua prefazione Dario Venegoni presidente dell’ANED, Associazione Nazionale ex Deportati nei campi Nazisti: Queste biografie di dodici siciliani deportati – e spesso uccisi – nei Lager nazisti sono le storie di uomini e donne arrestati, interrogati, talvolta torturati e poi deportati, quando già nelle loro città di origine si respirava l’aria della libertà, dopo l’arrivo degli eserciti alleati. Perché la liberazione del nostro Paese, avviata con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943, fu lenta e difficile e ci vollero oltre 20 mesi per completarla.

Nelle vicende degli arresti ai danni di tanti nati nel Mezzogiorno d’Italia si può leggere la storia della emigrazione italiana, uomini e donne andati al Nord – o anche all’estero – in cerca di lavoro, di una sistemazione migliore per sé e per la propria famiglia, ma anche talvolta per sottrarsi alla asfissiante persecuzione dei fascisti del loro paese.

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