Al Tempio di Segesta lo spettacolo “Antigone” degli studenti del Liceo “Fardella – Ximenes” di Trapani

Sabato 4 settembre con inizio alle 21

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
03 Settembre 2025 11:55
Al Tempio di Segesta lo spettacolo “Antigone” degli studenti del Liceo “Fardella – Ximenes” di Trapani

Va in scena domani sera 4 settembre con inizio alle ore 21 nello sfondo incantevole del Tempio di Segesta lo spettacolo “Antigone” di Jean Anouilh rappresentato dagli studenti del Laboratorio teatrale del Liceo “Fardella – Ximenes” di Trapani con la regia di Massimo Pastore. 

La vicenda è quella del mito raccontato da Sofocle più di 2400 anni fa in cui lo scontro tra la legge morale e la ragion di stato, tra coscienza e legge diventa elemento di un dramma esistenziale e politico senza tempo, soprattutto quando la legge del tiranno sconfina nella disumanità. Il mito verrà qui rappresentato nella versione di Jean Anouilh, che scrisse la sua “Antigone” nel 1941, durante l’occupazione della Francia, e riflette dunque il dramma vissuto dal drammaturgo francese e da tutta l’Europa in quegli anni travolta dall’ascesa del terrore nazista.

Il dramma, messo in scena dagli studenti del Laboratorio teatrale del Liceo “Fardella – Ximenes” di Trapani, è stato già presentato lo scorso 6 giugno presso la Villa Pepoli di Trapani, con grande successo di pubblico, che ha potuto apprezzare le abilità recitative degli studenti del Liceo classico e scientifico trapanese guidato dalla dirigente Antonella Ursino. Grazie al finanziamento dei fondi PNRR Futura e alla collaborazione del Parco Archeologico di Segesta, il dramma viene ora riproposto in una nuova messa in scena presso la suggestiva – e significativa – ambientazione del Tempio di Afrodite Urania di Segesta.

La tragedia è calata in un presente asfittico, nel quale tutti si possono riconoscere, spingendo a riflettere sulle violenze e sulle ingiustizie che ancora oggi affliggono l’umanità, interpellando la coscienza di ciascuno a mettere in discussione il proprio atteggiamento di fronte alle ingiustizie.

“Di questo racconta la nostra messa in scena - spiega il regista Massimo Pastore -, della comune appartenenza di tutti noi all’unico genere umano, e lo faremo anche grazie a un finale scritto da una ragazza del laboratorio”.

Ingresso libero ma è gradita la prenotazione al numero 3715204035.

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