Nessun pericolo di «Ostreopsis Ovata», più comunemente nota come alga tossica, sul litorale di San Giuliano. Lo rende noto il sindaco di Erice, Daniela Toscano, citando l'ultima comunicazione ufficiale dell'Arpa che, con riferimento al campione di acqua di mare prelevato lo scorso 6 agosto in località San Giuliano, nel «(punto di prelievo Lat. N. 38°02’34.03” – Long. E 12°32’28.36”), la concentrazione di alga “Ostreopsis Ovata” è risultata inferiore al valore limite di 30.000 cell/L indicato nelle linee guida Istisan 2019 (valore rilevato pari ad 5.772 ± 1.004 cell/L)».
Il 29 luglio era stata individuata una concentrazione di alga «Ostreopsis Ovata» leggermente superiore al limite di 30.000 cell/L in corrispondenza del pennello 35 vicino ai Giardini della Tonnara, sul litorale San Giuliano. Ed era questo il dato che emergeva dal più generale programma regionale di campionamento delle acque di balneazione svolto dall'Arpa. L’Ostreopsis Ovata è una microalga marina, ed è una specie tipica del clima caldo e tropicale. Quando si verifica la fioritura dell’alga nei mesi più caldi, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e in alcuni casi si possono verificare morie di pesci.
L’alga non è visibile ad occhio nudo, cresce sul substrato roccioso e sulle macroalghe. In presenza delle fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. La sintomatologia riscontrata è simil-influenzale e colpisce prevalentemente i soggetti predisposti quali gli allergici e gli asmatici. Gli effetti sono dovuti all’azione di una tossina prodotta dall'Ostreopsis, e veicolata attraverso l’aerosol marino.
In caso di forti venti e mareggiate la formazione di aerosol e di spruzzi d’acqua possono provocare irritazioni della pelle e degli occhi, comunque di lieve entità che scompaiono entro poche ore. Nel caso di irritazioni della pelle e degli occhi è consigliabile contattare il presidio medico più vicino. Vito Campo