​Più di 200 pratiche CIR inevase dal Servizio Turistico Regionale di Trapani

ASE Sicilia denuncia danni enormi al turismo extralberghiero

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
16 Giugno 2025 09:54
​Più di 200 pratiche CIR inevase dal Servizio Turistico Regionale di Trapani

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

ASE Sicilia, l’associazione più rappresentativa in Sicilia con 118 associati, 560 camere e 115 unità, denuncia una situazione paradossale che sta danneggiando il settore extralberghiero e affitti brevi in provincia di Trapani. Da un lato la legge impone agli operatori di dotarsi del CIR (codice identificativo regionale) e del CIN (codice identificativo nazionale) per poter iniziare ad ospitare, dall’altro lato l’ente regionale preposto non evade le pratiche. In mezzo a questo limbo tra mancanza di personale, problemi tecnici e nuove procedure interne incomprese dagli stessi impiegati, come al solito ci rimangono incastrati i cittadini.

Alla faccia della legge sulla semplificazione burocratica della pubblica amministrazione!! Negli ultimi 3 mesi abbiamo raccolto più di 200 segnalazioni da operatori esasperati perché non possono aprire le loro attività di ospitalità. Infatti la recente normativa nazionale e regionale prevede importanti sanzioni per chi svolge l’attività senza possedere i due codici. Inoltre tutte le principali piattaforme di prenotazione online come Booking.com e Airbnb non permettono di pubblicare annunci senza il CIR e il CIN. Alla luce di quanto riscontrato e a tutela del comparto che rappresentiamo, stiamo valutando con i nostri legali di intraprendere una class action collettiva contro il Servizio Turistico Regionale a causa del danno economico recato agli operatori locali, al comparto turistico e alle amministrazioni comunali che non incassano l’imposta di soggiorno da quelle attività che non possono ospitare vista la mancanza del CIN e del CIR. Di recente anche il Codacons ha diffidato la Regione Sicilia.

La diffida, trasmessa anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti, sottolinea le possibili responsabilità amministrative e contabili connesse all’inerzia dell’apparato pubblico. E in assenza di riscontri tempestivi, il Codacons si dichiara pronto a intraprendere tutte le iniziative legali necessarie. Invitiamo gli operatori che ne hanno fatto richiesta ma ancora prive del CIR a segnalare la propria situazione scrivendoci a: asemarsala@gmail.com

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