Sabato scorso (26 luglio), Trapani ha ospitato per la prima volta nella sua storia una Parata dell’Orgoglio LGBTQIA+, promossa da Shorùq – Arcigay Trapani. Non si è trattato solo di un corteo ma di un potente gesto politico e sociale: un passo concreto verso la visibilità, l’uguaglianza e il diritto di essere se stessi.
Alle 17, con partenza da Piazza Martiri d’Ungheria, si è snodato il corteo su vie simboliche della città come via Fardella, via Passaneto, il lungomare Dante Alighieri e via Scudaniglio, con un ritorno in via Fardella fino a piazza Vittorio Veneto.
La parata, festosa ma determinata, ha coinvolto centinaia di persone provenienti da tutta la Sicilia, accompagnata da musica, slogan, balli e cori. Molti partecipanti portavano striscioni con richieste politiche chiare: legge contro l'omolesbo-transfobia, riconoscimento delle famiglie arcobaleno e sostegno all’educazione affettiva laica.
Poco prima dell’evento, l’organizzazione ha divulgato una dichiarazione con una visione intersezionale: include l’ approvazione di una legge contro l’omolesbobitransfobia, il riconoscimento ufficiale delle famiglie arcobaleno, il potenziamento dell’educazione sessuale e affettiva neutra da condizionamenti ideologici.
Trapani ha dimostrato che la città vuole cambiare, vuole includere, vuole liberarsi dal silenzio. È l’inizio di un nuovo capitolo per la provincia, lanciando un messaggio chiaro: l’orgoglio è libertà, e la libertà deve essere per tuttə.