Trapani, Miceli (FdI) attacca Tranchida e M5S. Il sindaco di Trapani replica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
26 Novembre 2018 17:41
Trapani, Miceli (FdI) attacca Tranchida e M5S. Il sindaco di Trapani replica

Di seguito la replica del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida alle dichiarazioni di Maurizio Miceli, portavoce provinciale di Trapani e regionale per la Sicilia Occidentale di "Fratelli d'Italia". "All’odio politico di Fratelli d’Italia rispondiamo con l’energia plurale dell’amore a servizio della città di Trapani. Dalle parti del giovane “vecchio” Maurizio Miceli, oggi passato a Fratelli d’Italia, abbandonati i vecchi e le vecchie bandiere che hanno ridotto Trapani, da città capoluogo a fanalino di coda in tutte le classiche socio-economiche d’Italia, parte una campagna intrisa d’odio politico-ideologico.

Tranchida l’uomo da abbattere. Non idee, progettualità o proposte d’azione per tutti insieme provare a tirar fuori Trapani, la Città da ricostruire, dalle secche e dalle nebbie dove l’hanno cacciata. Miceli & c. abbiano il pudore di passarsi la mano sul petto e, guardandosi allo specchio trovino almeno la dignità politica, rendendo dunque vero omaggio al tricolore, d’interrogarsi sui danni fatti ai trapanesi e poi chiedere loro scusa. Ma in questi anni al governo della città di Trapani, occupando tutte le postazioni politiche, di governo, di sottogoverno e di potere, che cosa hanno fatto? Anzi cosa non hanno fatto?? Non si sono occupati della messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, e la Buscaino Campo ne è la prima visiva testimonianza; hanno lasciato morire e derubare tutti gli impianti sportivi, non hanno mai promosso la raccolta differenziata a differenza di tutti gli altri comuni del comprensorio, hanno lasciato un Porto senza Piano Regolatore ma pieno e sedimentato di fanghiglia, la stessa che non hanno rimosso dalle fogne che, ormai sature, non riescono più a smaltire una pioggerellina. Monumenti, sacrari di storia e cultura chiusi e abbandonati: da Palazzo Lucatelli alla Casina delle Palme, dalla Colombaia al Villino Nasi, dalla Chiesa di Santa Lucia ai Bastioni.

Quartieri popolari tutti emarginati od in abbandono e le frazioni sud financo prossimi all’indipendenza civico-amministrativa. Dal porto alle colline, in città come nelle frazioni, in ogni angolo, in ogni strada, in ogni dove, un problema e insieme un dramma civico e sociale: aver fatto abbassare gli occhi di vergogna ai cittadini trapanesi, oltre che il turarsi il naso per la puzza dei rifiuti che abbiamo trovato in ogni dove e, che non facilmente continuiamo a rimuovere grazie anche all’aiuto dei dipendenti della Trapani Servizi che consideriamo lavoratori al pari di tanti altri, da tutelare e difendere, anche rinunciando a “poltrone” e ruoli di prestigio politico. Non abbiamo la bacchetta magica, ma insieme alle forze vive e sane di questa città, istituzionali, politiche e culturali, imprenditoriali e sociali - non chiedendo loro da dove provengono ma ponendo in primis l’obiettivo di dove insieme andare - non stiamo lesinando sudore e fatica per ridare alla Città di Trapani e ai trapanesi, fiducia e servizi, diritti e speranza di futuro, provando a restituire la bellezza dei loro sogni oltre quella rubata alla propria città. Se poi voler sensibilizzare le nuove generazioni trapanesi sui valori della non violenza, per cominciare dalle donne, dell’accoglienza in favore di chi sta peggio e per primo occupandoci degli ultimi, o della legalità, prossima alla tutela del bene comune oltre che a memoria di quanti sono stati ammazzati dalla mafia, stride con il “sentire” militante di taluni a cui guarda Fratelli d’Italia in vista dell’elezioni europee in competizione con Salvini & C., facciano pure Miceli & compagni, ma si ricordino che il seminar odio porterà a raccogliere tempesta. Ecco NOI all’odio politico di Fratelli d’Italia rispondiamo con l’energia plurale del nostro impegno e con l’amore corale a servizio della città di Trapani". Giacomo Tranchida Sindaco di Trapani Di seguito la contro replica di Maurizio Miceli di Fratelli d'Italia:

“Non so se il riso o la pietà prevale. Evidentemente Tranchida, esperto lui si di disastri amministrativi - ricordiamo tutti quell’obbrobrio di  pista ciclabile a Erice - nel passare con frequenza e disinvoltura da un municipio all’altro nel corso degli anni e nel tragitto tutto su e giù da Trapani a Erice dal giugno scorso, per compensare rectius aggravare le notorie mancanze amministrative della Toscano, ha fatto un po’ di confusione.

Oppure no, forse ha ragione, sono sicuramente io a sbagliarmi, faccio confusione tra lei e qualcun altro che le somiglia.

Il Tranchida che critica le amministrazioni passate, evidentemente Fazio e Damiano, non può essere lo stesso Tranchida che alle scorse amministrative sosteneva l’elezione di Fazio, quantomeno sino all’applicazione degli arresti domiciliari. Il Tranchida che critica il centrodestra in città degli ultimi vent’anni non è, non può essere quello che si è candidato con i politici che hanno animato, con ruoli anche di estrema rilevanza, il fu centrodestra trapanese.

Forse Lei è un po’ smemorato, per sua comodità ne elenco alcuni, eletti e non:

Nino bianco , Giovanni Parisi, Angela Daidone, Scarcella, Anna Venturini e Franco Ravazza, tutti già lista Fazio;

Enzo maltese, ha curato la lista cambia menti eppure già componete di an e la destra;

Peppe Mazzarella, già Alleanza Nazionale;

Nicola Lamia, già consigliere per Alleanza Nazionale e PDL;

Guaiana, maggioranza sia Fazio che Damiano;

La Porta, pochi mesi prima delle amministrative con Udc;

Peralta, già pdl -forza Italia;

Maltese Giovanni, forza Italia;

Lele Barbara, già Udc;

Domenico Ferrante, già mpa;

Mazzeo, già Udc;

Garuccio, già Udc-Fazio;

Quindi lei si è candidato e sta amministrando la città con coloro che ritiene responsabili del disastro cittadino, pensavo fosse una sorta di “schizofrenia politica” invece no, è solo una modesta commedia la sua, che purtroppo per noi non fa più ridere nessuno!

Non fa ridere certamente i lavoratori della Trapani servizi cui lei ha millantato continuità lavorativa nella SRR sapendo che questa, composta dagli altri sindaci, per ragioni giuridiche ancor prima che di bilancio, quello dei comuni che la compongono, non sarebbe mai andata in porto. Il gioco delle tre carte, ancora una volta.

Uno, nessuno e centomila Tranchida, uno per ogni comune, presumo che a “Fico” esista una fabbrica che li produce in serie.

Adesso Lei ha confutato ogni mio dubbio: l’errore più grande del centrodestra in assoluto negli ultimi vent’anni è stato far vincere LEI a queste ultime elezioni!

I disastri lì ha creati un suo sodale politico, entrambi venite dalle schiere della sinistra, il mitico Rosario Crocetta, che nel chiudere di fatto le province, senza assicurare alcuna soluzione di continuità, ha creato i disagi che stiamo pagando!

Mi consenta un’ulteriore precisazione, non sono “passato” in Fratelli d’Italia ma iscritto, non ho mai avuto in tasca una tessera di partito, ne rivestito alcun incarico politico. D’altronde il “giovane vecchio” qui presente, come lei mi ha definito, ha soltanto 29 anni, capisco che le viene difficile crederlo, lei alla mia età sarà sicuramente stato sindaco di qualcosa, ma per fortuna non siamo tutti uguali!

Tra le altre cose ne il sottoscritto ne il partito che mi onoro di rappresentare ha mai avuto alcun ruolo amministrativo in città! 

Vogliamo parlare di idee, parliamo di trasporto aereo!

Siamo per il rilancio dell’aeroporto non soltanto per ragioni economiche ma per la sua funzione sociale, per tutti coloro che vivono fuori e che con Birgi sono convinti che le distanze che li separano da casa non siano poi così lontane.

Siamo per la fusione di Gesap e Airgest, il mandato del governo regionale è questo, affinché vi siano in Sicilia due società di gestione aeroporti, una per la zona orientale e l’altra per quella occidentale!

In questa fusione o nella nuova eventuale società che si andrebbe a creare da zero, previa liquidazione di Airgest e Gesap per l’appunto, l’interesse della provincia di Trapani dovrà essere quello di inserire clausola di “salvaguardia”, sull’ammontare dei passeggeri, sulla fruizione di servizi, sulla costruzione di infrastrutture. Con Palermo si deve essere complementari, non nemici!

Potrei continuare a lungo e continueremo ad incalzarla ogni volta che potremo e a esporre le nostre idee alla città, per programmare un’alternativa credibile ad un sindaco, lei, politicamente al contrario assai poco credibile.”

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